sabato, Febbraio 22, 2025

Brescia, quanti talenti: i migliori giocatori cresciuti nelle giovanili delle Rondinelle

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Il Brescia Calcio si è affermato negli anni come una delle realtà più virtuose del panorama calcistico italiano, un vero laboratorio di talento capace di sfornare giocatori di altissimo livello, protagonisti sia in Italia che all’estero.

Il successo del settore giovanile del Brescia non è frutto del caso, ma di una filosofia ben precisa. Il club ha sempre investito nelle infrastrutture e nella formazione di allenatori qualificati, creando un ambiente ideale per la crescita dei giovani.

Un altro aspetto fondamentale del settore giovanile del Brescia è il forte legame con il territorio. Il club collabora attivamente con le scuole calcio locali, organizzando camp e tornei per scoprire e coltivare i talenti della provincia. Senza tralasciare, poi, il grande lavoro di scouting che ha portato a Brescia diversi giovani di prospettiva, poi diventati campioni.

I migliori prodotti del vivaio del Brescia

Date queste premesse, non è un caso che diversi giocatori affermatisi nel grande calcio siano originari proprio di Brescia e, più in generale, della Lombardia, con alcuni di loro che, dopo esser cresciuti nel vivaio biancoblu, sono stati annoverati tra i migliori giocatori della loro generazione, vincendo anche, in alcuni casi, diversi trofei.

Evaristo Beccalossi

Un bresciano doc, nonché big del grande calcio del passato, è Evaristo Beccalossi, che ha iniziato la sua carriera nelle giovanili delle Rondinelle, debuttando in prima squadra nel 1972. Le sue prestazioni gli valsero il trasferimento all’Inter nel 1978, dove divenne un idolo dei tifosi grazie alla sua tecnica e alla visione di gioco. Con i nerazzurri, Beccalossi vinse uno Scudetto nella stagione 1979-1980 e una Coppa Italia nel 1981-1982.

I gemelli Filippini

Poi troviamo i gemelli Antonio ed Emanuele Filippini, anche loro nati a Brescia ma nel 1973. I due sono cresciuti insieme nel settore giovanile del club. Conosciuti per la loro grinta e dedizione, hanno contribuito significativamente alle fortune della squadra negli anni ’90 e 2000. Dopo l’esperienza nella squadra della loro città natale, entrambi hanno proseguito la carriera in altre squadre italiane, diventando dei punti di riferimento per i rispettivi club e compagni.

Andrea Pirlo

Il prodotto forse più illustre del settore giovanile del Brescia è, però, Andrea Pirlo. Nato a Flero, in provincia di Brescia, Pirlo ha iniziato la sua carriera nelle giovanili delle Rondinelle, debuttando in prima squadra a soli 16 anni. La sua visione di gioco, la precisione nei passaggi e l’abilità nei calci piazzati lo hanno reso uno dei centrocampisti più forti ed eleganti della sua generazione. Dopo l’esperienza al Brescia, ha vestito le maglie di Inter, Milan e Juventus, conquistando numerosi trofei, tra cui due Champions League con il Milan e un Mondiale con la Nazionale nel 2006.

Daniele Bonera

Tra gli altri figura inoltre Daniele Bonera, nato a Brescia nel 1981 che, dopo aver svolto tutta la trafila nelle giovanili delle Rondinelle, ha debuttato in Serie A nel 1999. Le sue solide prestazioni in difesa attirarono l’attenzione del Parma, dove si trasferì nel 2002, e successivamente del Milan, con cui vinse numerosi trofei, tra cui la Champions League nel 2007. Bonera ha anche collezionato diverse presenze con la Nazionale italiana, partecipando all’Europeo del 2008.

Marek Hamšík

Nella sua storia, il Brescia è stato bravo a scovare talenti anche in giro per il mondo. Uno di questi è senz’altro Marek Hamšík, approdato in Lombardia giovanissimo e diventato un campione di livello internazionale con la maglia del Napoli. Lo slovacco è stato uno dei capitani più amati della storia del club partenopeo, contribuendo al ritorno in Champions del club e alla conquista dei primi titoli dell’era De Laurentiis.

Emiliano Viviano

Anche Emiliano Viviano, nato a Firenze nel 1985, è cresciuto calcisticamente nel vivaio del Brescia, dove ha affinato le sue doti di portiere facendo il suo esordio con la maglia biancoblu nel 2005. Qui rimase fino al 2009, per poi iniziare a giocare per diverse squadre, tra cui Bologna, Palermo e Sampdoria. Nel mezzo, le esperienze all’Inter, alla Fiorentina e all’Arsenal e poi allo Sporting Lisbona, per poi giocare le sue ultime stagioni da professionista con Spal, Karagumruk (in Turchia) e Ascoli.

Sandro Tonali

Un altro talento emerso dal vivaio bresciano è infine Sandro Tonali, centrocampista classe 2000, che, dopo aver impressionato con la maglia del Brescia, è passato al Milan, sua squadra del cuore. La sua parentesi rossonera, però, è finita dopo soli tre anni, con il Newcastle rapido ad assicurarsi le sue prestazioni acquistandolo per una cifra intorno ai 64 milioni di euro.

Come stanno andando le Rondinelle in questa stagione?

L’ultima apparizione del Brescia in Serie A risale alla stagione 2019/2020, conclusa con la retrocessione dopo un solo anno. Da allora, il club ha cercato di riconquistare un posto in Serie A, senza però riuscirci nelle stagioni successive.

Nella stagione in corso, le Rondinelle hanno mostrato un rendimento altalenante, alternando vittorie importanti a sconfitte inattese e talvolta pesanti, come il 5-2 subito in casa nel match contro il Sassuolo, favorito per la vittoria del campionato come riporta la pagina delle scommesse delle partite di calcio del bookmaker di Betway Sports. Una mancanza di costanza di risultati che, al momento, la sta penalizzando, anche se l’obiettivo playoff resta ancora alla portata.

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