Domenica sera, mentre tornavo da un piacevolissimo weekend flegreo, ho cominciato a ricevere telefonate intese a fondare o meno la voce che Gianluca Trani avrebbe ripreso la sua congiura contro Enzo Ferrandino, riuscendo a raccogliere tutte le firme utili a sfiduciare l’attuale sindaco di Ischia. Tuttavia, non vi sono conferme ufficiali su questa iniziativa, né sulla possibilità che, in caso di successo, Trani ottenga il sostegno necessario per una sua eventuale candidatura a sindaco.
Tale operazione di bassissima cucina politica, qualora confermata, potrebbe rappresentare non solo un terremoto per l’amministrazione comunale, ma anche il passo obbligato verso la tanto agognata ridefinizione degli equilibri amministrativi locali. Ciononostante, ancora una volta un ruolo di primo piano nella vicenda lo avrebbe anche il primo cittadino di Casamicciola Terme, Giosi Ferrandino, che da una parte appoggia in pieno l’iniziativa di Gianluca, ma dall’altra sembrerebbe aver frenato la disponibilità della neo-consigliera Alessandra Piricelli, subentrata alla compianta Carolina Monti, a partecipare alla cordata di Trani. C’è ancora il patto del “Tirrenia” che tiene Giosi in bilico verso altri impegni? Non ci vorrà molto a saperlo.
Intanto tutti si chiedono: l’aspirante, oltre ai voti, ha il carisma e l’esperienza necessari per guidare una nuova coalizione nel comune che aspira a ritornare capofila dell’intera isola? E soprattutto, riuscirà a ottenere il pieno appoggio degli altri esponenti politici che potrebbero essere determinanti per una sua futura candidatura, una volta caduta l’amministrazione di cui lui stesso è presidente del consiglio comunale? O a quel punto varrà il famoso concetto “zero a zero e liberi tutti”?
Nel contesto politico attuale, sfiduciare un sindaco in carica non è mai un’operazione semplice né priva di rischi. L’eventuale raccolta firme, se confermata, rappresenterebbe solo il primo passo di una strategia più ampia volta a rimescolare le carte in vista delle prossime elezioni comunali. Tuttavia, non ci sono garanzie che Trani ottenga il futuro appoggio degli ex consiglieri, oppure trovarsi isolato, rischiando di restare al palo come un semplice candidato di lista. Ma soprattutto, una situazione presterebbe il fianco a conferire pari dignità a qualsiasi aspirante candidato sindaco, che a quel punto partirebbe sullo stesso piano del suo contendente anziché avere un’amministrazione in carica che gli rema contro e che tarpa le ali alla sua capacità di aggregazione tra i grandi elettori ed i semplici petentes locali.
Ed Enzo cosa fa? Dal canto suo, egli è in pieno soliloquio politichese. E proprio su questo Gianluca riuscirebbe a far presa per accontentare chi ha fame e sete di potere in tempo utile per le elezioni in primavera. Ma se qualcuno si aspetta che Ferrandino subisca in silenzio e senza contromisure utili ad attutire il colpo, si sbaglia di grosso. Volpe vecchia, quello lì…
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