martedì, Febbraio 25, 2025

Sezione Distaccata, la Garzo inizia lo “smantellamento” dal penale

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Lo schema di decreto del presidente del Tribunale di Napoli. Dopo il trasferimento della dott.ssa Bianco, viene disposto che fino alla copertura del posto vacante i procedimenti penali e gli incidenti di esecuzione in materia edilizia e ambientale saranno trattati nella sede centrale

Il Presidente del Tribunale dott.ssa Elisabetta Garzo ha inviato alla Camera Penale di Napoli e all’Associazione Forense Isola d’Ischia lo “Schema decreto – trattazione in sede centrale dei procedimenti penali sottratti alla competenza dei giudici onorari e degli incidenti di esecuzione in materia edilizia e ambientale iscritti presso la Sezione distaccata di Ischia” un atto che, per dirla in breve, inizia a smantellare la Sezione ischitana del Tribunale di Napoli, nonostante dal Governo centrale, invece, si viaggia verso la definitiva stabilizzazione.

Il sentore – al netto delle evidenti giustificazioni riportate nello schema di decreto – è quello già ampiamente annunciato negli anni scorsi dalla magistratura napoletana: smantellare la sede distaccata di Ischia e ridurre il presidio di giustizia isolano ad un semplice ufficio del “Giudice di Pace”. Una chiara limitazione dei diritti dei cittadini della nostra isola che, in questo modo, verranno privati di un servizio essenziale, appunto, come quello della giustizia. Un tribunale che è servito come “purgatorio” per giudici e che vive questa sua deriva calata dall’alto che diventa sempre più reale in maniera esponenziale.

La dott.ssa Garzo, rende noto che «All’esito del trasferimento della dott.ssa Carla Bianco – già assegnata al settore penale della Sezione distaccata di Ischia per l’udienza del giovedì di ciascuna settimana – all’ufficio GIP/GUP di questo Tribunale, questo Presidente procederà alla copertura del predetto posto vacante allorquando sarà definita la procedura concorsuale attivata dal Consiglio Superiore della Magistratura con delibera P. num. 489/VA/2024».

«Nel contempo – continua il presidente del Tribunale di Napoli -, attesa la carenza di organico di questo Tribunale, che vede, nel settore penale, l’assenza di ben 37 magistrati togati e di 4 Presidenti di Sezione, al fine di assicurare la celebrazione dei procedimenti relativi al cd. “super monocratico” ed alle procedure camerali (incidenti di esecuzione in materia edilizia ed ambientale), si rende necessario avvalersi della facoltà prevista dall’art. 10 comma 8 del D.Lgs.vo n. 14 del 19 febbraio 2014, il quale statuisce espressamente che, “in considerazione di particolari esigenze il Presidente del Tribunale, sentite le parti, può disporre che una o più udienze relative a procedimenti civili o penali da trattare nella sezione distaccata siano tenute nella sede centrale”. Il successivo comma 9 recita: “sentiti il Consiglio Giudiziario ed il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati, il provvedimento può essere adottato anche in relazione a gruppi di procedimenti individuati secondo criteri oggettivi”».

IL TAGLIO DEL GIOVEDI’

Dopo questa premessa la Garzo va al dunque dello schema di decreto: «A tale fine, si comunica il decreto di cui all’oggetto con il quale si prevede che i procedimenti penali sottratti alla competenza dei giudici onorari e gli incidenti di esecuzione in materia edilizia e ambientale, iscritti presso la Sezione distaccata di Ischia, saranno trattati, fino alla copertura del posto vacante, dai magistrati togati della sede centrale, all’uopo designati nel rispetto delle procedure previste dalla vigente circolare consiliare del 20 giugno 2018, in materia di supplenze, applicazioni e assegnazioni temporanee».

Una decisione che è stata accolta con forte astio dal Foro ischitano che, ieri mattina, insieme con i rappresentanti del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati, hanno tenuto una giornata di astensione e un’assemblea (poco partecipata dagli ischitani).

Durante l’ennesima mattinata ischitana del presidente Foresta e di altri rappresentanti del COA, l’assemblea ha votato all’unanimità di procedere in una direzione abbastanza chiara: esposizione mediatica ed astensione.

Come stabilito in assemblea, nella giornata odierna verrà resa nota – con tanto di comunicato stampa – una delibera del Consiglio degli Avvocati che annuncia l’assemblea degli iscritti (ovvero gli avvocati di Napoli) per evidenziare le diverse problematiche che attanagliano il mondo della giustizia e, all’interno di questo documento, troveranno ampio spazio anche tutte le problematiche che affliggono la Sezione Distaccata di Ischia. Il passaggio successivo sarà quello della proclamazione dell’astensione sia degli avvocati napoletani, sia degli avvocati ischitani che, invece, dovrebbe avere una durata maggiore.

“FUOCO AMICO” SUL TRIBUNALE DI ISCHIA

Mentre i diritti dei cittadini vengono cancellati a colpi di decreti e la funzionalità del presidio di giustizia sull’isola continua a scontrarsi con ruoli non smaltiti, udienze non svolte e professionisti assiepati nei corridoi di Via Michele Mazzella, in attesa che un giudice apra la porta e decida, la classe forense ischitana conferma di aver perso quel senso di unità e di “sano” cameratismo che dovrebbe invece caratterizzarla.

L’indifferenza di molti, che si manifesta con silenzi in pubblico e mancata partecipazione alle assemblee, ma che in privato si traduce in esternazioni del tipo “È meglio che andiamo tutti a Napoli”, non fa altro che indebolire i diritti – anche costituzionali – di una popolazione che già paga a caro prezzo la sua insularità in termini di scuola, trasporti e sanità.

Sentire e vedere chi fa spallucce davanti al problema, sapere che c’è chi addirittura auspica la chiusura dell’ufficio giudiziario sull’isola, non sorprende (considerando certe dinamiche individualistiche), ma rattrista. Conferma, ancora una volta, che abbiamo nemici in casa e che siamo vittime del cosiddetto “fuoco amico”.

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