Forio si prepara ad accogliere un evento dal forte impatto emotivo e simbolico. Dall’8 al 30 marzo, presso la Villa La Colombaia di Luchino Visconti, sarà possibile visitare la mostra fotografica “Passi di Inclusione – Il mio Cammino”, un racconto visivo dell’incredibile esperienza di Gianni Sasso sul Cammino di Santiago curata da Enzo Economico. Un viaggio che non è stato solo fisico, ma anche interiore, segnato dalla resilienza, dalla scoperta e dal desiderio di dimostrare che “i limiti sono nella nostra mente”.
Gianni Sasso: la storia di un campione senza limiti
Gianni Sasso è un nome che risuona forte nel mondo dello sport e oltre. Nato a Ischia, atleta paralimpico e detentore di record mondiali, ha trasformato la sua storia in un inno al coraggio. “A 16 anni ho affrontato una delle prove più dure: perdere una gamba. In quel momento avevo due scelte davanti a me: arrendermi o continuare a inseguire i miei sogni”, racconta. Ha scelto la seconda strada e, passo dopo passo, ha riscritto il suo destino.
Maratoneta con stampelle più veloce al mondo, triatleta, ciclista: “Ho partecipato a triathlon, gare di ciclismo e corse, dimostrando che non importa come sei fatto fisicamente, ma quanto cuore ci metti in quello che fai”. Ma la sua voglia di mettersi alla prova non si è fermata qui. Dopo i successi sportivi, Sasso ha deciso di affrontare un’altra sfida: percorrere il Cammino di Santiago.
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Un racconto attraverso gli occhi dei pellegrini
La mostra non è solo un’esposizione di immagini, ma un vero e proprio racconto collettivo. Molte delle fotografie esposte sono state realizzate dagli stessi pellegrini che Gianni ha incontrato lungo il percorso. Amici di viaggio, compagni di fatica, persone conosciute lungo il Cammino che hanno catturato momenti di straordinaria umanità: il sudore di una salita, il sorriso dopo una tappa impegnativa, la condivisione di un pasto semplice, lo sguardo rivolto verso l’orizzonte.
Queste immagini non solo documentano l’impresa, ma raccontano anche lo spirito autentico del Cammino di Santiago, fatto di incontri, solidarietà e connessioni profonde tra persone di ogni provenienza. “Ogni passo lungo il Cammino di Santiago non è solo un metro in più verso la meta, ma un incontro, una storia, un sorriso scambiato con chi condivide la stessa strada”, racconta Sasso.
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Un messaggio diretto ai visitatori
Attraverso la mostra fotografica, Gianni Sasso ha voluto condividere la sua esperienza e il significato più profondo del suo viaggio. Nel suo messaggio di benvenuto ai visitatori, racconta:
“Benvenuti alla mia mostra fotografica. Mi chiamo Gianni Sasso e voglio portarvi con me in un viaggio speciale, fatto di sfide, successi e incontri che mi hanno cambiato la vita. Sono un atleta paralimpico, ma soprattutto sono una persona che ha sempre creduto che i limiti esistano solo per essere superati. La mia storia è quella di un ragazzo nato su un’isola bellissima, Ischia, che a 16 anni ha affrontato una delle prove più dure: perdere una gamba. In quel momento avevo due scelte davanti a me: arrendermi o continuare a inseguire i miei sogni. Ho scelto di vivere ogni giorno come una nuova sfida, trasformando ciò che poteva sembrare una sconfitta in una vittoria continua. Nel corso della mia carriera, ho avuto l’onore di rappresentare l’Italia come atleta paralimpico in diverse discipline. Ho raggiunto il record mondiale di maratona con le stampelle, un traguardo che non è solo mio, ma di chiunque creda nella forza di volontà. Questa mostra fotografica racconta un altro capitolo del mio percorso: il Cammino di Santiago, un’esperienza che mi ha portato non solo a camminare su un percorso ricco di storia e spiritualità, ma anche a incontrare persone straordinarie che mi hanno arricchito profondamente. Attraverso queste immagini, voglio condividere con voi le emozioni, le difficoltà e la bellezza di un viaggio che non è solo fisico, ma anche interiore. Oltre ai record, oltre alle medaglie, ciò che mi spinge ogni giorno è il desiderio di dimostrare che inclusione e resilienza non sono solo parole, ma valori concreti che possiamo costruire insieme. Con questa mostra spero di ispirarvi a vedere oltre le apparenze, a credere nei vostri sogni e a vivere ogni giorno come un’opportunità unica. Grazie per essere qui. Questo viaggio è per me, ma anche per voi.”
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Il Cammino di Santiago: una sfida e una rinascita
Attraverso i chilometri percorsi, le difficoltà incontrate e i volti incrociati lungo il tragitto, Gianni ha vissuto “un’esperienza che mi ha trasformato. Ogni passo, ogni incontro, ogni sfida mi ha lasciato una lezione che porterò con me per sempre”. Il Cammino non è stato solo un’impresa sportiva, ma una ricerca di significato, un modo per scoprire ancora una volta “che il vero viaggio non è quello che facciamo lungo la strada, ma quello che facciamo dentro di noi”.
Il percorso da Saint-Jean-Pied-de-Port a Finisterre lo ha portato a contatto con la storia, con la spiritualità, con il senso più profondo del pellegrinaggio. “La fatica si trasforma in forza, il silenzio diventa riflessione, e la strada si fa preghiera”.
Un messaggio di inclusione e speranza
La mostra “Passi di Inclusione”, curata da Enzo Economico, vuole essere un messaggio di speranza, un invito a superare le barriere imposte dalla società e da noi stessi. “Usa quello che hai, realizza quello che vuoi”, si legge sulla locandina dell’evento, un motto che racchiude l’essenza del progetto.
L’inaugurazione è prevista per l’8 marzo alle ore 17:00, un’occasione imperdibile per incontrare Gianni Sasso, ascoltare la sua storia e lasciarsi ispirare dal suo viaggio. Forio accoglie così una testimonianza preziosa, capace di parlare a tutti: sportivi, pellegrini, persone con disabilità e chiunque voglia credere che il vero traguardo non è la destinazione, ma il coraggio di partire.
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