giovedì, Marzo 6, 2025

Il comandante Monti firma l’ordinanza di sgombero per i parenti di Dante De Luise

Gli ultimi articoli

Iscriviti alla nostra newsletter

Resta informato e non perderti nessun articolo

La reazione. Qualcuno ipotizzava il cambio al comando per evitare questo epilogo. Abusi a Palazzo Ciannelli, arriva lo sgombero forzato a Lacco Ameno: il provvedimento colpisce i congiunti del presidente del consiglio comunale

Sgombero. Per i coniugi Rocchi e per Palazzo Ciannelli si è arrivati molto vicini alla demolizione. Con l’ordinanza di sgombero e demolizione firmata dal Commissario ad Acta, il dott. ing. Fabio Menditto, e il comandante della Polizia Municipale, dott. Raffaele Monti è stato disposto lo sgombero forzato dell’immobile situato in via Cristoforo Colombo n. 60, a seguito della sentenza di ottemperanza n° 2408/2023. L’ordinanza, già notificata ai diretti interessati, impone la liberazione dell’immobile entro il 21 marzo 2025, pena l’intervento coatto delle forze dell’ordine previsto per il 24 marzo.

Ciò che rende la vicenda particolarmente delicata è che tra i destinatari del provvedimento figurano i congiunti del Presidente del Consiglio Comunale, Dante De Luise. Nello specifico, i soggetti coinvolti sono Antonietta Calise, Evelina Rocchi, Nadia Rocchi e Pietro Rocchi, eredi del defunto Rocchi Renzo e occupanti dell’immobile dichiarato abusivo. E, senza voler troppo stare a dilungarci su quello che sta accadendo a Lacco Ameno, il vero valore politico di questa ordinanza (che prima o poi sarebbe arrivata) è la firma apposta dal comandante Monti. Il dipendente del comune di Lacco Ameno al centro di una vera e propria aggressione istituzionale da parte del primo cittadino e da alcuni colleghi.
E il valzer del decreto mancante, ovvero la definizione del nuovo comandante del settore vigilanza, potrebbe essere letto come la miccia che ha portato all’esplosione della firma e dell’ordinanza.

Le motivazioni dell’ordinanza
L’azione intrapresa dal Commissario ad Acta fa seguito a una lunga battaglia legale scaturita dal ricorso promosso da un privato cittadino, Ciannelli, nei confronti del Comune di Lacco Ameno e di altri soggetti. La sentenza di ottemperanza ha stabilito la necessità di demolire l’immobile, dichiarato abusivo, ripristinando lo stato dei luoghi. Dopo reiterati inviti a ottemperare all’ordinanza, rimasti disattesi, il Comune (almeno quella parte che segue gli ordini del primo cittadino) ha avviato le procedure per l’esecuzione coatta.
L’ordinanza prevede lo sgombero totale dell’immobile da persone e beni. Se gli occupanti non procederanno autonomamente, il 24 marzo le forze dell’ordine entreranno in azione per garantire il rilascio forzato della struttura. Saranno inoltre interrotte tutte le forniture di energia elettrica, acqua e gas, in modo da consentire in sicurezza l’abbattimento dell’edificio. Il Comune provvederà allo smaltimento degli arredi non ritirati entro 30 giorni dallo sgombero.

Come in ogni ordinanza di sgombero il provvedimento coinvolge numerose autorità: dalla Procura della Repubblica di Napoli alla Soprintendenza ai Beni Ambientali, passando per la Regione Campania e le forze di polizia locali e provinciali. Il Questore di Napoli dovrà inoltre disporre specifiche misure di vigilanza per garantire l’ordine pubblico durante le operazioni.

Cosa accadrà adesso?
Con la scadenza del 21 marzo ormai vicina, resta da vedere se gli occupanti dell’immobile procederanno allo sgombero volontario o se sarà necessaria l’azione delle forze dell’ordine. Quel che è certo è che questa vicenda continuerà a far discutere, ponendo interrogativi sulla gestione dell’abusivismo edilizio e sul ruolo delle istituzioni locali nel far rispettare le sentenze della giustizia amministrativa. Ma, soprattutto, quello che resta da capire è il peso politico di uno o dell’altro e, specialmente a Lacco Ameno, come si comporterà l’amministrazione.

Qualche malpensante, ha anche suggerito che la pressione contro Monti sia dovuta anche a questo particolare dossier. Sempre i malpensanti, infatti, suggeriscono in Piazza Santa Restituta che l’arrivo di Valeria Chiocca al comando vigili sia stata una manovra preordinata anche per evitare questo epilogo. Sarà vero? Non lo sapremo mai perché l’ordinanza è operativa.

Autore

  • Articolo realizzato dalla Redazione Web de Il Dispari Quotidiano. La redazione si occupa dell'analisi e della pubblicazione fedele degli atti e dei documenti ufficiali, garantendo un'informazione precisa, imparziale e trasparente. Ogni contenuto viene riportato senza interpretazioni o valutazioni personali, nel rispetto dell’integrità delle fonti e della veridicità dei fatti.

    Visualizza tutti gli articoli
contenuti sponsorizzati da Geozo

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Gli ultimi articoli

Stock images by Depositphotos