giovedì, Marzo 6, 2025

Le storie di Sandra Malatesta. Rosa Taglialatela e Antonio Manzi

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Sandra Malatesta | Erano gli inizi degli anni Quaranta e Ischia, come l’Italia, viveva ancora quel periodo tra guerra e fine guerra. Anche l’amore era condizionato da molte cose, soprattutto dalla severità dei genitori, i quali dovevano dare il permesso e dire “sì” ai vari fidanzamenti, i famosi fidanzamenti in casa o ufficiali.

Al nostro Palazzo Reale arrivavano, per fare il militare, giovanotti da ogni parte d’Italia che, quando erano in permesso, uscivano per il Corso, si fermavano in un bar e facevano amicizia con i giovani del posto. E così successe che uno di questi giovanotti, Luigi Amabile, nato il 6 gennaio del 1916, incontrò a Piazza Croce, dove lei abitava, una bella ragazzina, Maria Di Meglio, nata a Ischia il 16 ottobre 1924. Era quindi molto giovane quando Luigi la notò.Maria era tanto bella, con colori mediterranei, ed era figlia di Antonietta, che tutti conoscevano come “Ndunett’ a sartulella”.

Abitavano proprio a Piazza Croce, su quella scalinata dietro la pizzeria Umberto. Erano brave persone che, però, conobbero anche il dolore per la perdita di un figlio, che tutti chiamavano Spazzulìn e che morì in mare. Una notte non tornò dalla pesca e il corpo non fu mai ritrovato.Come tutte le ragazzine – o quasi tutte – chi smetteva di studiare imparava un mestiere, e Maria cominciò a cucire come la sua mamma. Nel frattempo, Luigi, terminato il servizio militare, decise di restare a Ischia, anche perché aveva parlato con il padre di Maria e si erano fidanzati in casa.

Quando si sposarono, lei era giovanissima, avendo otto anni in meno di Luigi, ma si volevano bene.Per i primi tempi andarono a vivere nella zona di Via Foce, una scelta comoda per Luigi, che nel frattempo aveva avviato l’attività di corriere, diventando uno dei primi, insieme a Ruggiero.

Non era un mestiere facile a quei tempi: niente traghetti veloci, solo ore in mezzo al mare fin dalle prime luci dell’alba. Luigi era un uomo gentile nel suo lavoro, molto preciso nelle consegne, e aprì la strada ad altri giovani ischitani.Nel frattempo la famiglia cresceva: nacquero prima Anna, poi Vincenzo e infine Antonietta, da sempre mia cara amica, ma che purtroppo non c’è più. La casa non era più adatta a cinque persone, così si trasferirono in Via Alfredo De Luca, in una delle case di Umberto De Luciano.

Qui nacque una bella amicizia tra le due famiglie e tra i loro figli, che ancora oggi si vogliono bene. Soprattutto le due mamme erano sempre insieme, tanto che io pensavo fossero sorelle.Maria spesso faceva piccoli aggiusti ai vestiti, come pieghe, chiusure lampo, orli e sistemazioni varie, e da tutti veniva chiamata sartina, anche se non cuciva abiti completi. Il tempo passava, Luigi diventava uno dei migliori corrieri e la situazione economica migliorava. Molte famiglie ordinavano oggetti vari da Napoli, perché a Ischia ancora non si trovava di tutto come oggi.

Grazie ai sacrifici e al duro lavoro, Luigi riuscì a costruire una casa sua a Parco delle Ginestre, dove oggi vivono sua figlia Anna, suo figlio Vincenzo con la moglie e i loro figli, che a loro volta hanno messo su famiglia. Maria ci ha lasciati nel 2008, mentre Luigi nel 2000.Posso dire che oggi questo cognome Amabile è sinonimo di corriere. Luigi, suo figlio Vincenzo e il figlio di Vincenzo, Luigi, continuano a svolgere con serietà questo mestiere, proprio come fece quel giovane militare napoletano che decise di rimanere a Ischia per amore.

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  • Articolo realizzato dalla Redazione Web de Il Dispari Quotidiano. La redazione si occupa dell'analisi e della pubblicazione fedele degli atti e dei documenti ufficiali, garantendo un'informazione precisa, imparziale e trasparente. Ogni contenuto viene riportato senza interpretazioni o valutazioni personali, nel rispetto dell’integrità delle fonti e della veridicità dei fatti.

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