lunedì, Marzo 10, 2025

Enzo e il territorio: un disastro senza precedenti | #4WD

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Daily 4ward di Davide Conte del 9 marzo 2025



L’approccio alla gestione dei rapporti col territorio dell’amministrazione comunale di Ischia guidata da Enzo Ferrandino è sempre stato oltremodo disastroso. Lo dimostra lo stato di assoluta sfiducia con cui l’intera cittadinanza, dopo sette anni e mezzo, vive la propria quotidianità, sebbene nell’indifferenza tipica di un popolo provato, sì, ma anche mentalmente disabituato a manifestare senza troppe remore il proprio malcontento, preso com’è da mille problemi e dall’atavica egoistica necessità di badare ai fatti propri senza esporsi contro il potere temporale.
La comunicazione è assolutamente scarsa sia quantitativamente sia qualitativamente e a gestirla è solo il sindaco (o chi per lui), con una confusione netta tra i suoi profili personali e quelli istituzionali e, soprattutto, con un indirizzo politico e amministrativo sempre più in stile one-man-band, senza cioè lasciare il minimo spazio ai pur asettici e praticamente anonimi assessori e consiglieri comunali. Avete mai provato a chiederVi i nomi dei componenti della giunta e del consiglio? Anch’io, che bene o male mastico abbastanza di politica, ho serie difficoltà a metterne insieme una maggioranza; figurateVi a conoscerne le iniziative, laddove esistenti…
Quanto all’operato, ricorderò solo a volo d’uccello che per quanto ci sia una gara in corso per opere tutt’altro che convincenti per gli addetti ai lavori nonostante la loro apparente consistenza, la piscina comunale “Filippo Ferrandino” è chiusa da una vita; così come per la scuola “Montemurri” di Sant’Antuono si prevedeva, in vista del già avvenuto trasferimento degli alunni nei container di Via Leonardo Mazzella, che i lavori cominciassero di lì a poco e, invece, tutto tace e resta immutato.
Si comunica poco e male, quindi. Come all’epoca in cui si incrinarono i rapporti con la proprietà del parcheggio della Siena e, casualmente, a un passo dalla possibile conclusione dei lavori, la Procura rilevò tutto ciò che non andava in quel cantiere sempiterno e che, sempre casualmente, non era mai stato eccepito prima (unitamente ai gravissimi ritardi nell’esecuzione delle opere) dai tecnici dell’Ente, oggi indagati nello stesso processo in cui Enzo Ferrandino si costituisce parte civile rivendicando un danno da un milione di euro. Intanto, “di doman parcheggio non v’è certezza”, e con esso neppure per le famiglie e le attività della zona che soffrono ormai da quasi un decennio la mancanza di posti auto sufficienti al benessere di centro storico e dintorni.
E come non fare un riferimento alla querelle dei campi da tennis del Lido, dove pur di favorire un soggetto gestore vicino a componenti della maggioranza consiliare, Enzo Ferrandino e compagni hanno omesso la pubblicazione del pur preannunciato avviso pubblico di gara il cui esito doveva essere definito entro il 31 dicembre scorso, preferendovi l’ennesima proroga last minute di fine anno e giungendo oggi, con un ricorso amministrativo pendente al TAR, a fare i salti mortali grazie al cambio di sezione competente per convincere il dirigente di turno a pubblicare il bando, con o senza condizioni pseudo-non esclusive, puntando a evidenziare in camera di consiglio la carenza d’interesse di controparte. Ridicoli! Ma non sarebbe stato più semplice rispettare la Legge? Macché, coerenti fino in fondo con il proprio modus operandi. Tanto… gli avvocati si pagano con i soldi pubblici, mica di tasca propria. I danni erariali, invece…C’è tanto altro di cui poter parlare a proposito di questo argomento, ma lo spazio oggi non basta. Pertanto, buona domenica a tutti, amici Lettori: purtroppo, questo è quel che ci tocca!

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