venerdì, Ottobre 18, 2024

Carolyn Ridder Aspenson: “il posto che amo di più al mondo è Ischia”

Gli ultimi articoli

Iscriviti alla nostra newsletter

Resta informato e non perderti nessun articolo

“Il posto che amo di più al mondo è Ischia” questo il tweet che ha catturato la nostra attenzione in una timeline affollata di foto di spiagge e vacanze.
A scrivere al mondo questo suo amore per la nostra isola è Carolyn Ridder Aspenson, una scrittrice freelance e autrice di “Unfinished Business” una serie di libri che vede Angela Panther come protagonista, best seller in america nei circuiti Amazon e Barnes&Nobles.
La contattiamo e lei, felicissima, seppur impegnata in eventi letterari in giro per gli Stati Uniti, accetta di lasciarsi intervistare da noi.

Come hai scoperto Ischia e quando l’hai visitata per la prima volta?
“E’ stato un viaggio di famiglia: siamo sbarcati ad Ischia io, con mio marito, i miei fratelli con le rispettive mogli e i miei genitori. Era aprile 2004 e abbiamo soggiornato in una splendida villa in cima ad una collina dalla quale si godeva di una vista stupenda.”

Siete riusciti a visitare tutta l’isola?
“Siamo rimasti solo una settimana ad Ischia, ma sono riuscita a compiere un intero giro dell’isola. Mi sono innamorata, così, del luogo e delle persone.”

Cosa ti è piaciuto di più?
“Mi è piaciuta l’isola, ma sono rimasta piacevolmente colpita dalle persone. Erano così amichevoli. Io sono italo americana, ma purtroppo non parlo l’italiano. Ciò non mi ha ostacolato nella comunicazione. Incantevoli i negozi in centro, dove i proprietari ci accoglievano in modo personalizzato, ci parlavano e trascorrevano del tempo con noi clienti. Condividevano con noi alcune storie personali, eventi dell’isola, la loro cultura italiana. E’ stato meraviglioso. Siamo stati anche in alcune enoteche dove i proprietari hanno portato me e mio marito nel retrobottega per assaggiare un po’ del loro buon vino e chiacchierare. Ci siamo sentiti come in famiglia, ed è stato un dono speciale. Nessuno mai mi ha fatto sentire a casa come un italiano. Oh, e il cibo. Wow. Fresco, favoloso e credo di non aver mai mangiato così tanto in tutta la mia vita!”

Leggo dal tuo profilo Twitter che desideri ritornare sull’isola. Cosa vorresti fare e quando pensi riuscirai a ritornare qui?
“Siamo ritornati per un breve periodo nel 2010 come tappa di una crociera e non volevo più ripartire. Amo passeggiare, parlare con le persone, essere vicino all’elemento acqua. Tornerò decisamente un giorno, ho detto a mio marito che è a Ischia dove mi voglio ritirare quando smetterò di lavorare e ho deciso di imparare l’italiano come motivazione. Mi piacerebbe trascorrere più tempo alle terme la prossima volta che verrò.”

Sei una scrittrice molto talentuosa, cosa ti ispira? Credi scriverai, un giorno, un qualcosa che riguarda anche l’isola di Ischia?
“Grazie. Ho scritto il mio primo libro dopo la scomparsa di mia madre nel 2009. Lei era al 100 per 100 italiana. Suo padre venne in America quando aveva 17 anni nei primi anni del 1900. Era originario di San Benedetto del Tronto e sebbene avesse vissuto per 70 anni a Chicago nell’Illinois, non ha mai perso il suo meraviglioso accento italiano. Ascoltarlo parlare era come ascoltare della musica. Dopo la morte di mia madre, ho pensato che molte persone non avevano avuto modo di conoscerla e di sapere che donna meravigliosa era. Una vera e propria donna italiana forte e risoluta. Diceva cosa pensava, faceva ridere le persone, amava la sua famiglia in maniera così intensa e leale che se scopriva che qualcuno aveva fatto del male ad uno di noi, quel qualcuno era meglio che andava a nascondersi prima di essere trovato da lei. Nessuno poteva rimproverarci al di fuori di lei, ma le sue arrabbiature non duravano tanto. Aveva un dono straordinario in cucina, cosa che non ho mai carpito sfortunatamente, ogni volta che doso qualche ingrediente è una disgrazia. Se non riesci a dosare le spezie con le mani, mi diceva sempre, non dovresti essere in cucina. Tutti amavano mia madre e volevo scrivere un libro che parlasse di lei e l’ho fatto. Il mio libro narra di una donna la cui madre italiana muore e ritorna con le sembianze di un fantasma. Immagina tua madre che può farti impazzire e che t gira attorno come un fantasma, ma le vuoi bene. E’ un libro divertente ed emozionante e il personaggio della mamma rispecchia molto i tratti distintivi della mia.
Ho scritto un secondo libro della serie e sto lavorando al terzo. Sto dicendo a mio marito che il personaggio principale dovrebbe decisamente compiere un viaggio in Italia nel prossimo volume e Ischia potrebbe essere un posto nel quale farla andare.
Pensiamo di ritornare ad Ischia quando nostro figlio finirà le scuole superiori, nel 2017. Lui vorrebbe vivere in Italia anche se non ci è mai stato, acquistare un vigneto e produrre vino. Gli ho detto che sarei felice di andare a vivere da lui fra un po’ di anni.”
La tua isola è stupenda. Abbiamo soggiornato a Punta Caruso. Antonio e Maria sono stati gentilissimi a prendersi cura di noi e li abbiamo davvero voluti un gran bene. Non siamo ricchi e se mio padre e la sua nuova compagna non avessero pagato per il viaggio e il soggiorno non saremmo stati in grado di giungere ad Ischia, ma soggiornare in villa è stato incredibile. Antonio e Maria sono stati assolutamente delle persone speciali e ogni volta che cucinavano per noi, volevamo averli al nostro tavolo e mangiare insieme, chiacchierando. Ci dissero che nessuno prima li aveva fatti sedere con loro e ciò mi ha shockata. Mio marito ed io ci sedavano in terrazza per chiacchierare con loro e abbiamo anche scambiato delle email con il loro figlio per un periodo dopo il nostro rientro. Un giorno l’auto di Antonio si ruppe e mio marito lo aiutò a ripararla. Sono state delle persone davvero amorevoli.

Cosa non va ad Ischia, secondo te?
“Ciò che mi spaventava erano le strade strette e il poco rispetto del codice della strada! Potrei di certo abituarmi a ciò, ma una volta mentre guidavamo giù per una strada piena di curve abbiamo toccato con lo specchietto quello di un’altra auto e sono volati via entrambi! Noi ci siamo fermati prcè credevamo di dover poi dare conto all’autonoleggio, ma gli altri hanno semplicemente continuato a guidare. L’autonoleggio ci ha poi detto che ciò accade sempre. E’ stato molto divertente!”

Una lunga chiacchierata, questa con Carolyn, che ci ha aperto il suo album dei ricordi, magnifici ricordi legati alla nostra terra e a noi isolani. Ricordi come le foto che ci ha inviato che la ritraggono col il marito e con il padre, Dick Ridder.

Chissà se incontreremo prima Carolyn ad Ischia o leggeremo un suo romanzo ambientato sui nostri lidi…. non ci resta che attendere…

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Gli ultimi articoli

Stock images by Depositphotos