Vincenzo Rando, dirigente dell’ufficio economico finanziario del comune di Forio, è stato riconosciuto colpevole del reato di abuso d’ufficio e condannato alla pena di otto mesi di reclusione e un anno di interdizione dai pubblici uffici con la sospensione condizionale. Dopo un’ora di camera di consiglio, il tribunale ha recepito le richieste del pubblico ministero Valter Brunetti, lo stesso che aveva coordinato le indagini condotte dalla Guardia di Finanza. Per due episodi relativi agli anni 2011 e 2012, quando aveva autorizzato il dipendente comunale Ciro Raia a svolgere attività lavorativa privata extraistituzionale presso una società di cui l’amministratore unico era la moglie dello stesso Raia.
Per il pubblico ministero Brunetti i due pareri favorevoli espressi da Rando hanno procurato al dipendente un ingiusto vantaggio patrimoniale, in assenza di una autorizzazione specifica. Evidenziando che ai dipendente della Pubblica Amministrazione è vietato svolgere mansioni per aziende private. Dal dibattimento, per il pm sarebbero anche emersi rapporti molto stretti tra Rando e Raia, che andavano al di là di quelli istituzionali.
La difesa del Rando ha invece sostenuto la tesi opposta, che l’autorizzazione era avvenuta nel pieno rispetto della legge e che anzi nel caso non avesse prodotto alcun atto, allora sì che il dirigente sarebbe stato colpevole di abuso d’ufficio, perché avrebbe consentito al Raia di svolgere l’attività privata in maniera irregolare.
Il tribunale è stato dell’avviso che in un anno e mezzo di dibattimento fosse stata acclarata la responsabilità penale di Rando, infliggendogli la condanna.