GIUSEPPE CONTE | Il mondo del calcio si appresta a vivere un cambiamento per certi versi storico e questo cambiamento parla anche un po’ ischitano. A partire dal prossimo gennaio, infatti, Milano non sarà più l’unica “capitale” del calciomercato, in quanto la sede ufficiale delle operazioni di compravendita di calciatori professionistici, percorrendo idealmente tutto lo Stivale, si sposterà per la prima volta al sud, precisamente nella rinomata Taormina. Ma cosa c’entra Ischia con tutto questo? La risposta è presto data: tra i promotori di questa epocale novità, infatti, c’è un nostro conterraneo DOC. Si tratta del casamicciolese Italo Mennella, da anni trapiantato nella “Perla dello Jonio” ed oggi divenuto presidente della locale Associazione degli Albergatori. Mennella fa parte degli ideatori del progetto “Calciomercato a Taormina”, che appunto mira a fare dell’apprezzata località turistica siciliana la capitale del calcio, seppur solo per pochi giorni. Oggi la sede ufficiale del calciomercato è l’Ata Hotel Executive di Milano. Qui, in due “finestre” annuali (quella estiva e quella invernale) si danno appuntamento dirigenti di società, procuratori e calciatori per condurre le trattative, spesso milionarie, che portano gli atleti da una squadra ad un’altra.
Il progetto “Calciomercato per Taormina” prevede che una “finestra” (forse una settimana) della sessione invernale del calciomercato (che si svolgerà dal 5 gennaio al 2 febbraio 2015) si tenga, appunto, nella località siciliana. Per la prima volta, dunque, il calciomercato si sdoppia (per i restanti giorni la sede resterà Milano) e, soprattutto, scende al sud. E la notizia, che naturalmente ci inorgoglisce, è che tutto questo sia merito anche dell’iniziativa e dell’impegno di un ischitano. L’idea di portare il calciomercato a Taormina è partita dal giornalista Emanuele Cammaroto, che ha subito trovato il sostegno del sindaco di Taormina Eligio Giardina, del presidente di Confindustria Sicilia Alberghi e Turismo Sebastiano De Luca, del direttore del Servizio Turistico della Regione Sicilia Salvo Giuffrida e, appunto, del “nostro” Mario Italo Mennella. Sin da subito, inoltre, a favore dell’ipotesi Taormina si sono schierati il presidente della FIGC Sicilia Sandro Morgana e il noto procuratore Claudio Pasqualin, in qualità di presidente della Avvocati Calcio. Nei giorni scorsi i promotori dell’iniziativa si sono incontrati col vice-presidente di Infront (la società che gestisce i diritti tv e il marketing per conto della Lega Calcio) Andrea Locatelli e con l’omologo dell’Adise (l’Associazione dei Direttori Sportivi) Claudio Molinari per stabilire modalità e dettagli del calciomercato targato Taormina.
«Porteremo a Taormina i migliori allenatori d’Europa già dal prossimo gennaio – ha entusiasticamente commentato Claudio Pasqualin qualche giorno fa -. Ma anche corsi di aggiornamento tenuti da dirigenti dei grandi club italiani. Abbiamo creduto in questa location turistica e il progetto è diventato realtà in pochi mesi». L’iniziativa è ad ampio raggio ed a lungo termine, perché se già si pensa ad arricchire la finestra di mercato con un convegno con i “grandi” del calcio nazionale ed internazionale, l’obiettivo (ambizioso) è quello di far sbarcare in Sicilia anche la sessione estiva del mercato, che notoriamente catalizza ancor di più l’attenzione e la curiosità degli appassionati.
Per Taormina si prospetta dunque un eccezionale ritorno d’immagine. Perché, se già l’indotto promette di essere succulento (ristoratori e albergatori già si fregano le mani), per giorni il nome di Taormina rimbalzerà su giornali, siti Internet e sulle tante tv che certamente seguiranno, anche con collegamenti in diretta, le ultime trattative che riguardano i loro beniamini e le proprie squadre del cuore.
E il fatto che dietro questa svolta ci sia (anche) un ischitano non può che rendere orgogliosi pure noi. Con un pizzico di sana invidia, perché eventi del genere (tappa del Giro d’Italia docet) sono proprio ciò di cui la nostra Isola avrebbe bisogno come il pane per rilanciare la propria immagine turistica e la propria economia. Quindi, onore a Italo Mennella e speriamo che i suoi colleghi isolani ne prendano l’esempio e concepiscano iniziative analoghe per rilanciare il “brand” Ischia. Del resto, pur con tutti i difetti e problemi che ben conosciamo, in fondo la nostra “Perla del Golfo” non ha alcunché da invidiare alla “Perla dello Jonio”!