sabato, Dicembre 21, 2024

La Procura vuole alla sbarra la gang della droga

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Quattordici giovani isolani spacciavano hashish e marijuana. Incastrati dalle indagini della Polizia

Il sostituto procuratore della Repubblica Monica Campese e il procuratore aggiunto Vincenzo Piscitelli hanno chiesto il rinvio a giudizio per quattordici giovani isolani. Alcuni rispondono di una serie di episodi di spaccio di hashish e marijuana con l’aggravante di aver ceduto sostanza stupefacente a minori, e di altre attività sempre legate alla cessione di stupefacenti, accertate fino al dicembre 2010. Ad altri due viene anche contestato in concorso un furto aggravato commesso in discoteca, per aver sottratto indumenti al legittimo proprietario indumenti lasciati incustoditi. Finiranno dinanzi al gup Vito Castaldi, Gaetano Boccanfuso, Domenico Guerra, Raffaela Lubrano D’Alena, Adrian Robert Najda, Umberto Scotti, Serena Di Costanzo, Marco Cammarano, Luca Marna, Michele Morgera, Francesco Ferrandino, Ermenegildo Lubrano Lavadera, Vincenzo Scarpato e Antonio Arcidiacono (irreperibile).

Non si tratta di cosiddetti “pezzi da novanta”, ma di consumatori che in qualche modo si erano associati tra loro per meglio gestire lo scambio, la vendita delle sostanze stupefacenti. Inizialmente la Procura aveva richiesto la custodia cautelare in carcere per gli allora indagati, ma il giudice per le indagini preliminari Ferrigno aveva respinto proprio la richiesta ritenendo che non emergessero aspetti penalmente rilevanti. Ma adombrando, nella sua ricostruzione, che vi fossero altri elementi ben più gravi, tanto da poter configurarsi l’ipotesi dell’associazione per delinquere finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti.

A condurre le indagini sono stati gli agenti della squadra di polizia giudiziaria del commissariato d’Ischia che hanno raccolto un consistente numero di informazioni e hanno monitorato i personaggi coinvolti grazie ad intercettazioni telefoniche ed ambientali, eseguendo perquisizioni e sequestri.

E’ certo che il gup deciderà di accogliere la richiesta della pubblica accusa trasmettendo gli atti al tribunale per la valutazione delle responsabilità di ogni singolo imputato.

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