Operato Giovanni Monti si torna a sperare
Resterà ancora in Terapia intensiva Giovanni Monti per lui ora si torna a sperare. Il giovane, vittima nella notte del drammatico incidente a pochi metri di casa, è stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico.
Le gravi condizioni in cui versa l’ingegnere lacchese hanno reso necessario sottoporlo ad una lunga e scrupolosa operazione alla testa. Nell’intervento sono impegnati i medici dell’equipe del reparto di chirurgia e traumatologia del Cardarelli di Napoli dove è stato trasferito, dal Rizzoli, alle prime luci dell’alba. Monti ha riportato una frattura multipla del cranio con relativo versamento cerebrale che hanno determinati la formazione di depositi di sangue e grumi al cervello per la cui rimozione è stato necessario intervenire direttamente. Per lunghe ore le sue condizioni hanno impedito l’azione dei medici che hanno potuto procedere all’intervento solo dopo la stabilizzazione del paziente a metà mattinata.
L’intervento chirurgico, lungo e difficile a cui è stato sottoposto per rimuovere,tamponare e limitare i danni delle diverse emorragie riportate, sembra aver avuto esito positivo, i chirurghi han lavorato meticolosamente non lasciando nulla di intentato. Anche l’ulteriore consulto medico e la Tac post operatoria hanno rivelato la necessità di procedere con cautela. Giovanni Monti resterà così come era prevedibile in rianimazione. Le prossime 24 ore saranno cruciali per stabilire il decorso post operatorio e le condizioni del paziente.
Lo stato clinico è comunque delicato, la prognosi resta riservata. Al momento il fenomeno emorragico si è arrestato. Resterà da comprendere e valutare le conseguenze a livello cerebrale e l’apporto positivo determinato dal riassorbimento fisiologico in atto. Un riassorbimento auspicato sin dagli attimi drammatici della prima diagnosi. Le prossime ore saranno cruciali domani mattina un nuovo controllo ed ulteriori accertamenti. Un incidente quello accaduto a Giovanni Monti che ha sconvolto e fortemente colpito tutta la comunità, Giovanni era molto conosciuto stimato e ben voluto a lui il pensiero e la speranza di tutta l’isola ed anche oltre.
Sangue, sgomento e tanta angoscia restano su quel pendio. Tra i cubetti misti a buche ed asfalto rattoppato, rigati dalle lamiere di quello scooter che ha trascinato dietro di se Giovanni, c’è il segno indelebilmente dal suo capo ferito. Le ferite di un ragazzo che voleva solo tornare a casa e che ora combatte tra la vita e la morte. Un incidente assurdo, l’ennesimo su questa impervia eppure trafficatissima arteria che mette ancora in luce la pericolosità delle nostre strade e la necessità di una sempre crescente attenzione alla guida.
Teneteci aggiornati. Forza Giovanni!