venerdì, Gennaio 10, 2025

L’Area Marina non decolla. Tra Strada e il Cda fratture insanabili?

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POLITICA & AMBIENTE. Entro fine novembre l’incontro chiesto dagli imprenditori. I sondaggi tra le parti hanno ancora una volta evidenziato un entusiasmo iniziale sgretolatosi a causa di sospetti d’ogni tipo (tra cui quelli di case affittate senza autorizzazione, imbarcazioni acquistate senza pianificazione adeguata, dubbi su gettoni di presenza) e, naturalmente, accuse reciproche

Pasquale Raicaldo | Mentre ieri la Guardia Costiera ha mostrato, con una piccola efficace operazione, l’importanza fondamentale di controlli capillari all’interno dell’Area Marina Protetta, la battaglia di imprenditori e operatori turistici per il rilancio del “Regno di Nettuno” sembra inesorabilmente scontrarsi con le frizioni ancora in atto tra le due anime dell’organismo, quella più tecnica che fa capo al responsabile, Riccardo Strada, e quella di diretta emanazione politica, che coincide con il consiglio di amministrazione. E’ servita la presa di posizione, perentoria, del gruppo capitanato da Giancarlo Carriero, con un documento sottoscritto da oltre 150 firmatari? O, viceversa, l’ente continuerà a balbettare tra giochi di potere e polemiche, in danno esclusivo al rilancio potenziale del nostro mare e del nostro ambiente? A due settimane dall’appello, il bilancio è controverso. «Si è creato un certo dibattito nell’isola a favore dell’AMP, mi sembra che davvero sia cresciuta la sensibilità nei confronti dell’ente. – commenta Carriero –  Se questo da un lato rappresenta un successo per la nostra iniziativa, dall’altro fa capire che grande è l’attesa si risultati concreti che essa otterrà. E qui anzitutto la buona notizia: l’AMP ha accettato di organizzare l’incontro pubblico da noi richiesto: ci convocheranno per fine novembre presso il Comune di Ischia». Ci sarà insomma l’atteso summit nel quale intavolare discussioni finalizzate all’esclusivo rilancio di un ente ancora poco incisivo.

Ma dall’ufficializzazione della nota degli imprenditori ad oggi, qualcosa si è mosso. Una delegazione di imprenditori si è incontrata più volte con la Presidente dell’AMP Donatella Migliaccio e con il direttore Silvano Arcamone. Si è discusso della sostanziale inattività dell’ente nel 2014, che – com’è noto – viene ricondotta in larga parte all’inerzia del Responsabile Riccardo Strada, del quale non per nulla il Cda ha chiesto la destituzione. Ma il Cda ha già espresso la disponibilità a un confronto con la società civile isolana.

E Strada? Respinge le accuse al mittente, naturalmente. Adducendo le principali colpe dell’inattività alla struttura amministrativa del Consorzio, che cercherebbe di ostacolare il suo operato per fini politici. Un intento che sarebbe stato tradotto nell’azione disciplinare di cui sopra.
E allora i sondaggi tra le parti hanno ancora una volta evidenziato un entusiasmo iniziale sgretolatosi a causa di sospetti d’ogni tipo (tra cui quelli di case affittate senza autorizzazione, imbarcazioni acquistate senza pianificazione adeguata, dubbi su gettoni di presenza) e, naturalmente, accuse reciproche.
Ma la frattura, si chiedono gli imprenditori, è sanabile? E il 2015 porterà finalmente l’atteso e auspicato decollo dell’Area Marina Protetta “Regno di Nettuno”? L’idea degli operatori, ai quali sta a cuore l’esclusivo funzionamento dell’ente, è che ci si debba tenere fuori dalle polemiche personali: i processi, se processi ci saranno, saranno svolti in altra sede.
E allora è forse il caso di andare sul concreto, parlando di proposte, suggerimenti, auspici. Tra questi, primeggia naturalmente l’esigenza di “comunicare” meglio l’Area Marina Protetta, con cartellonistica (al momento assente) e con una vera e propria campagna di sensibilizzazione, con degli “infopoint” (se ne è già discusso negli ultimi Cda) e una serie di volontari in grado di illustrare ai turisti le mille risorse del nostre mare. Chiara, naturalmente, anche l’esigenze di incrementare i controlli, problema non semplice da affrontare viste le nefaste conseguenze della spending review sull’attività della Guardia Costiera, che in particolare durante i mesi scorsi è stata molto impegnata nel contrasto all’attività degli scarichi illegali.
I temi caldi sono, dunque, i campi boe e gli ormeggi dei diportisti, ma anche la pesca a strascico che impoverisce il nostro mare. E’ su questi punti che pongono l’accento gli imprenditori, che attendono dunque la convocazione dell’incontro collettivo (la sede del consiglio comunale di Ischia sarà la location “aperta” a tutti). L’obiettivo è il rilancio, immediato, del “Regno di Nettuno”. Al più presto.

 

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