IDA TROFA | Se non avessimo visto e narrato quei fatti, se non conoscessimo chi e come ha davvero subito gli effetti del fiume di acqua e fango che ha coperto Casamicciola sarebbe proprio il caso di dire che non hanno perso tempo! Non hanno perso tempo gli amministratori che, ritornati in sella, e a cinque anni esatti, prima della prescrizione, giocano la carta del risarcimento danni per le auto.
E’ da quel tragico martedì 10 novembre che costantemente perlustriamo, denunciamo lo stato di abbandono ed il disinteresse per i luoghi dell’alluvione per raccontare lo schifo che si cela dietro la tragedia di un di un disastro. Scene di desolazione disperata che generano amarezza e rabbia per una terra fragile, abusata e sfruttata come una prostituta scomoda. Siamo rimasti soli! Casamicciola è sola, impotente dinanzi ad una incredibile disorganizzazione. Dopo cinque anni arrivano le ditte per la pulizia delle serrette che pagheremo con la tassa di soggiorno, ma per far che? Nel concreto la gente si è rimboccata le maniche arrangiandosi. Riemergendo da sola da quel fango.
In questi anni abbiamo assistito a scene di ordinaria miseria umana con gli sciacalli, gli avvoltoi dell’interesse e del tornaconto usciti allo scoperto per racimolare qualche soldo, magari facendosi risarcire l’auto danneggiata, accatastata tra le decine ammassate sui piazzali del litorale o lamentando la perdita di beni ed indotto. Così a far spazio a questi soggetti chi davvero è stato danneggiato ci ha solo rimesso tempo e danaro.
Mentre i cittadini semplici aspettano che le promesse si concretizzino quando la speranza fa spazio alla rassegnazione. A far ritornare in auge la vicenda, tra le più squallide del nostro panorama, solo accennata in qualche ultimo consiglio comunale, è la richiesta di risarcimento avanzata nel merito dai familiari di un consigliere comunale di maggioranza.
Tra queste richieste spuntano ad esempio anche quelle relative a Stani Senese, il consigliere comunale dell’Amministrazione Castagna che ha presentato una richiesta citando in giudizio il Comune di Casamicciola Terme per danni a seguito dell’alluvione del 10/11/2009. Questo giusto in tempo prima sopraggiunga la prescrizione quinquennale.
Certamente è fuor di dubbio che ci siano stati danni anche per i familiari del consigliere, ma non sopratutto per loro. Anzi il ricorso alla magistratura da parte di chi in teoria è vicino all’amministrazione in carica dovrebbe essere la base per far si che tutti indistintamente siano risarciti. Auspichiamo che il sindaco Castagna voglia fare chiarezza su questa vicenda delle auto danneggiate da risarcire. E che lo stesso Senese si faccia promotore di iniziative che coinvolgano tutte le persone in attesa di risarcimento. Affinchè grazie al Senese anche tutti i casamicciolesi realmente danneggiati abbiano quanto gli spetta e se gli spetta.
Che tutti i cittadini di Casamicciola coinvolti nei fatti alluvionali che hanno perso affetti, beni, auto possano essere risarciti come i familiari del consigliere perchè è giusto! Anche i casamicciolesi in gran parte lo hanno votato dunque, non c’è scusa che tenga. Auspichiamo che finalmente l’opposizione cominci a fare il suo dovere.
Facendo uscire allo scoperto le politiche dell’affaire e dell’interesse se c’è. Evitando, come sempre accade in queste circostanze, che si insinuano i traffichini che si approfittano vergognosamente della situazione e del caos e sul caos si alimentano. Le richieste sono tre e fanno capo a tre diversi soggetti ed afferisce ad un “Atto di citazione – innanzi al Giudice di Pace Tribunale di Napoli-Sezione di Ischia – proposto dai familiari del Consigliere – avverso il quale è stato nominato il legale di fiducia dell’Ente, l’avvocato Assunta Scaglione con studio in Forio.
Fino a che punto si spingerà la difesa del Comune? E fino a che punto il comune continuerà ad ignorare gli altri?
Auspichiamo sopra ogni cosa, giova ripeterlo che “il consigliere” non sia l’unico cittadino ad essere risarcito tra le centinaia in attesa. Come purtroppo è accaduto nel recente passato. E’ impensabile che solo determinate richieste possano avere fondamento mentre tra le decine di auto fantasma messe a carico dell’Ente Locale ci sono persone che hanno subito danni veri. Sarebbe interessante anche conoscere in che modo e dove sono stati spesi i soldi del post alluvione. Perché sinceramente il territorio non ne ha contezza, dell’investimento in loco non vi è traccia.
Dopo i “falsi invalidi”, i veri “parlamentari TRUFFATORI” e i “FALSI SFOLLATI” non sia mai che ci trovassimo anche i consiglieri comunali che tentano i “FALSI AUTODANNEGGIAMENTI”
@ildisparilive
Per i danni alle auto, il consigliere Stani Senese “cita” in giudizio il Comune