domenica, Dicembre 22, 2024

Mr.  OMISSIS …….al secolo Silvano Arcamone

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LA STRADA MAESTRA di Luigi Boccanfuso

“Mr. OMISSIS ” è un soprannome che lo scrivente ha dato a Silvano Arcamone,dirigente dell’UTC del Comune d’Ischia, dopo aver scoperto che gli atti che confeziona sono pieni di questo termine che dovrebbe essere usato per omettere parti insignificanti,mentre viene usato dall’Arcamone per omettere parti necessarie alla comprensione.
In altri termini Silvano Arcamone del termine omissis ne fa un uso distorto e diabolico…

L’illustre architetto è considerato “intoccabile” da Giosi Ferrandino che se lo porta dietro fin da quando era sindaco a Casamicciola quindi da oltre dieci anni.
Giosi Ferrandino si è servito di Lui in tante occasioni e in tanti settori delicati: presidente di Ischia Ambiente molto chiacchierato per come ha gestito la materia del contenzioso e quella del bilancio; presidente di Ischia Risorsa Mare molto criticato per l’allegra gestione e i tanti “omissis” degli atti a sua firma; presidente della commissione esaminatrice dei Vigili Stagionali con poca Gloria… e molti sospetti; direttore del Regno di Nettuno, si dice, con mandato di fare il “killer politico” di Riccardo Strada.
Insomma senza alcuna ombra  di dubbio, Silvano Arcamone rappresenta la “longa manus” del sindaco d’Ischia che pur di difenderlo non ha esitato a rompere con diversi alleati politici…( e questo la dice lunga sul ruolo dell’architetto…)

È giusto il caso di ricordare ai lettori, che lo scrivente fu costretto a dimettersi da assessore e vicesindaco d’Ischia, per prendere le distanze dal suo modus operandi a seguito della grave vicenda relativa alla frana di Cartaromana ed a seguito del conferimento di appalti a noti parenti nell’ambito di deleghe il cui carico di lavoro era stato attribuito allo scrivente con regolare decreto sindacale ( stadio Mazzella).
In entrambi i casi ci sono in corso sviluppi ed indagini giudiziarie  che sanciscono implicitamente ed esplicitamente la correttezza delle mie azioni e la scorrettezza di quelle di Silvano Arcamone e del suo eventuale ispiratore…

Infatti negli ultimi tempi, il nome di mr. OMISSIS sta venendo spesso alla ribalta delle cronache giudiziarie per alcune  procedure di rinvio a giudizio da parte della Procura della Repubblica di Napoli e di diffide da parte del commissario antimafia dott. Cantone che ha riscontrato nel modus operandi seguito da Silvano Arcamone vizi di illegalità in materia di assegnazione di pubblici appalti.
Più precisamente il commissario antimafia Cantone ha contestato all’Arcamone comportamenti in contrasto con l’art.29 comma 4 del decreto legislativo 163 del 2006 che in materia di appalti vieta il frazionamento di opere attinenti ad un medesimo oggetto.

A seguito di quest’ultima ennesima tegola che gli é caduta addosso….. l’architetto Arcamone ha rilasciato un’intervista alla stampa locale nel corso della quale per rispondere alle domande del giornalista intervistatore è ricorso alla metafora sui babá ( naturalmente quelli con la capocchia atteso che nell’amministrazione comunale d’Ischia c’è Chi va pazzo per questo dolce…).
Il commissario antimafia Cantone ha inviato i suoi rilievi al Prefetto ed alla Procura della Repubblica e qualora quest’ultima valutasse di approfondire la questione, immagino che per l’architetto mr. Omissis le cose si potrebbero complicare non fosse altro perchè quando l’architetto ha indossato i panni di direttore del “Regno di Nettuno” in occasione dell’approvazione del bilancio 2012, ha allegato con protocollo n. 577 del 19/6/2014 una relazione nella quale ha contestato al responsabile del consorzio, guarda caso, proprio un arbitrario frazionamento di un appalto, richiamando espressamente il decreto legislativo 163 del 2006 e la sentenza del Consiglio di Stato sez 2 del 7 novembre 2007 n. 2803, DIMOSTRANDO NELL’OCCASIONE DI CONOSCERE MOLTO BENE LA RATIO LEGISLATIVA IN MATERIA.

E così Mr. Omissis…” addò vere e addò ceca…”

Intanto in attesa che la giustizia faccia il suo corso,appaiono inquietanti due circostanze:
1)che l’architetto Arcamone continui a ricoprire una carica che gli consente eventualmente di inquinare i mezzi di prova delle inchieste che lo riguardano;
2)che un nutrito gruppo di consiglieri comunali ed assessori, pur consapevoli di tutte le indagini in corso, continuano a tenere bordone a questo personaggio finendo per diventare involontariamente suoi complici…senza avvertire piuttosto la opportunità e necessità di sollecitare ( con l’urgenza che il caso richiede…) un ciclo di discontinuità!

1 COMMENT

  1. La figura dell’architetto Arcamone è davvero inquietante.Ma Santa Madre Magistratura è in via di pericoloso avvicinamento .

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