domenica, Dicembre 22, 2024

Assolto per aver coltivato due piante di marijuana al Cretaio

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Il pubblico ministero chiedeva la condanna a un anno e sei mesi e 6.000 euro di multa

Era stato tratto a giudizio per aver coltivato due piantine di marijuana in località Cretaio, scoperte diverse settimane dopo dai carabinieri del Nucleo operativo che già nel passato si erano interessati a Ciro Telese. Questo episodio gli costò la denuncia a piede libero e oggi si è concluso con l’assoluzione perché il fatto non costituisce reato. Un processo che si è svolto celermente, senza ascoltare gli uomini della polizia giudiziaria che avevano eseguito l’indagine e che erano giunti sul luogo della coltivazione, difficilmente frequentato. Una scelta del Telese dettata dalla brutta esperienza vissuta qualche anno prima, che gli era costata la perdita della libertà personale per aver coltivato diverse piante nel terreno retrostante la sua abitazione.

Il pubblico ministero nella sua breve requisitoria ha ribadito che gli elementi acquisiti fossero più che sufficienti per accertare la penale responsabilità dell’imputato. Tanto da chiedere la condanna ad un anno e sei mesi e 6.000 euro di multa.

La difesa ha invece evidenziato che i carabinieri giunsero alla individuazione e poi al sequestro delle piante di marijuana rinvenendole in una località molto distante dall’abitazione dell’imputato. Dunque farne ricadere la responsabilità sul Telese appare alquanto forzato. Soprattutto, il difensore ha richiamato la giurisprudenza della Suprema Corte di Cassazione ha già stabilito con più sentenze la non punibilità allorquando si è di fronte alla coltivazione di una o al massimo due piantine. Chiedendo l’assoluzione perché il fatto non sussiste o perché non è previsto dalla legge come reato. Tesi accolta dal giudice.

 

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