Agenore Maurizi arriva tra perplessità e speranza

    Arriva un nuovo allenatore, un nuovo Direttore Sportivo ed un consulente di mercato. Il tecnico laziale nonostante tutto accolto con fiducia. Si dovrà aspettare gennaio per intervenire sul mercato, la priorità resta l’età media, ma ora anche lo sfoltimento della rosa.

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    Appunti e spunti di Luigi Iannucci | Come spesso capita nel calcio, ed Ischia non è certo l’eccezione, basta cambiare un volto in panchina per far ritornare la speranza. Quello che appariva nero qualche ora prima, diventa d’incanto molto più chiaro. Le convinzioni di prima diventano dubbi. I dubbi, convinzioni. Il calcio è questo. Non fa niente che Agenore Maurizi ha un nome che lasciatoquasi tutti gli appassionati disorientati. Non fa niente che è conosciuto sull’isola più nell’ambiente del Futsal, che del calcio ad undici. Non fa niente che in molti speravano che non fosse ingaggiato e che la sua candidatura fosse soltanto una «stupidata» della stampa. La maggior parte dei tifosi si auspicavano,come nuova guida tecnica,altri nomi. Qualcuno propendeva anche per qualche romantica soluzione isolana. In effetti il nome di Agenore Maurizi poco dice(va), pur avendo allenato la Rappresentativa di Serie D e squadre come la Scafatese, la Cavese e la Paganese. In giro tutti a chiedersi come è possibile ingaggiare un allenatore di calcetto? Maperchéun tecnico, o un ex calciatore,che ha avuto esperienze importanti nel calcetto non può essere un buon allenatore? Il suo curriculum infatti parla chiaro: ha allenato in piazze non di poco conto, alternando risultati più o meno buoni. Salvezze insperate conquistate, ma anche diversi esoneri collezionati. In qualche caso ha anche tolto il disturbo senza problemi per diversità di vedute con la società di appartenenza. Di sicuro è stato una scelta che, per certi versi, ha lasciato molte dubbi. Innanzitutto le dichiarazioni dell’amministratore Vichi Di Bello non hanno di certo aiutato. Sì, perché nel dopo partita con la Lupa Roma  aveva lasciato intendere di aver conosciuto e parlato per la prima volta con Maurizi solo sulle tribune dello stadio di Aprilia. Quasi in modo occasionale. Cosa in verità difficile da credere, ma si sa, in questo momento è difficile credere a quello che succede in casa Ischia. Tutto è il contrario di tutto. Chi nell’ambiente  conosce Agenore Maurizi, lo descrive come persona per bene. E questo è un aspetto non di poco conto per chi dovrà sedere sulla panchina gialloblù. Chi lo conosce racconta che viene da una famiglia agiata ed allena per passione. Sull’aspetto tecnico le indicazioni sono state però piuttosto scarne, qualcuno si è soffermato solo sul primo aspetto. Ci sarà tempo per vedere all’opera la sua Ischia. Chiaramente occorreranno delle settimane, salvo qualche miracolo che nel calcio pure succede, per poter ammirare il suo lavoro sul rettangolo verde. L’Ischia però di tempo non né ha molto, vista la classifica. Si dovrà attendere gennaio e la riapertura del mercato per poter intervenire in modo preciso. Una delle priorità,  a quanto si apprende nelle ultime ore, sarà quella di sfoltire la rosa.  Sembrano dimenticate le contestazioni ad Antonio Porta ed alla società per la continua ricerca dell’età media da mandare in campo. La «nuova» Ischia però, non sarà molto diversa, ripartirà dal suo programma di inizio campionato: spese contenute ed età media. Per questo a dare una mano, per amicizia (?) con Peppe Iodice, sarà Franco Zavaglia. L’ex procuratore di Totti fungerà da consulente esterno e collaborerà con il neo direttore sportivo Salvatore Basile, che fino a qualche mese fa indossava ancora gli scarpini. Le perplessità maggiori nell’ambiente erano nate anche e soprattutto sul nome del nuovo D.S., giudicato dalla piazza troppo giovane e quindi inesperto per una situazione particolare come quella che sta vivendo l’Ischia. Si è poi capito che il nuovo «assortimento» tecnico non è casuale. Zavaglia, Maurizi e Basile, a quanto si sussurra sempre nell’ambiente calcistico, sono legati tra di loro e sono stati proposti … in un solo pacchetto. Qualche maligno parla di «offerta tutto compreso». Ma questo al momento lascia il tempo che trova. Al tifoso ora interessa sapere l’intenzione reale della società. La volontà di voler conseguire concretamente la salvezza. La determinazione di perseguire l’obiettivo. La gente è disorientata dopo la mezza rivoluzione che c’è stata. Quelli che sembravano punti fermi e rappresentativi, oltre che di garanzia per la piazza, GigiMennella e Pino Taglialatela, sono stati  messi da parte senza troppi complimenti. Lasciare poi la squadra da sola alla ripresa degli allenamenti,  in una fase delicata di passaggio tra una guida tecnica ed un’altra, ha ancora una volta confermato la pochezza della società. C’è molta incertezza e cose ancora poco chiare, ma la gente è disposta ad aggrapparsi a tutto pur di intravedere qualche barlume di speranza per poter cercare di mantenere la categoria. La cosa che pare abbia favorevolmente colpito i tifosi presenti alla presentazione, è stata apprendere che il contratto sottoscritto da Agenore Maurizi ha scadenza giugno 2015. La riconferma infatti passa solo attraverso la salvezza. Un po’ come il destino dell’Ischia. L’unica possibilità di salvezza è restare in categoria. Non fa niente che all’orizzonte non esiste un futuro certo. Anzi l’unica certezza è l’incertezza.

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