E’ ancora terra di conquista o almeno di equilibrio politico il Regno di Nettuno. Mentre per la presidenza del Consorzio, Paolino Buono, appoggia Francesco Del Deo candidando Donatella Migliaccio (Forio e Lacco, infatti, faranno da uditori in CdA, senza diritto di voto) sperando di confermarla presidente al prossimo CDA che si convocherà insieme con Gianni Mattera per Ischia, Gaetano Grasso quale nomina tecnica per Casamicciola, Antonio D’Orio per Lacco Ameno, Giuseppe Elmetto per Procida e Giuseppe Di Massa per Serrara la bagarre è scoppiata per la nomina del revisore dei conti.
Una nomina che ha rivisto venir fuori dal cilindro di Via Acquedotto, l’ex presidente di Ischia Ambiente, Giovan Giuseppe Di Meglio, per tutti Gianni. L’uomo di Gianluca Trani che fu avversato durante la sua presidenza in maniera forte dall’area di centro destra che oggi lo ha eletto.
Un’elezione, quella del revisore dei conti dell’AMP che è la fotografia del momento politico in cui viviamo con le bande armate di Domenico De Siano da un lato e Giosi Ferrandino.
Il senatore, infatti, muove le sue pedine in maniera opportuna. Così, al voto di questa mattina i pretendenti alla carica erano due. Rosario Silvitelli in quota Raffaele Di Meglio (non c’entra nulla la parentela con il vicesindaco di Casamicciola) di Barano con l’ok di Ischia e Forio. L’altro, invece, Giovan Giuseppe Di Meglio erano sponsorizzato dalla nuova destra (De Siano + Trani) che ha messo insieme Casamicciola (dove Trani muove come pedine proprio Silvitelli e Barbieri), Lacco Ameno (Oscar Rumolo aveva la delega del commissario), Procida (Capezzuto deve pur contrastare il vincente Muro e l’alleanza con De Siano sembra scontata anche dopo la candidatura di servizio all’ANCI Campania) e Serrara Fontana.
I voti, dicono 4 Di Meglio e 3 Silvitelli. Come è giusto che sia, in ogni spartenza la legge viene tirata fuori sempre un attimo e dopo e, per magia ci si ricorda che il presidente dell’assemblea non può votare per l’elezione del revisore. Si annulla il voto di Casamicciola e secondo la legge in caso di parità viene eletto il candidato anziano (caso valido solo nella fattispecie del revisore). Il posto di revisore è di Di Meglio.
Ovviamente, considerato l’andazzo in cui versa l’AMP, il problema del revisore dei conti è veramente l’ultimo dei problemi. Così, oltre alla battaglia tra Silvano Arcamone e Riccardo Strada ora dobbiamo anche contare l’ostracismo del revisore contabile all’azione di chi gestisce l’ente che dovrebbe tutelare il nostro mare.
Così, mentre Gianluca Trani e Domenico De Siano brindano alla sconfitta di Giosi e Paolino in merito alla nomina, che potrebbe essere aggravata da un controllo contabile più ferreo che potrebbe essere un ulteriore bastone tra le ruote ad un ente che già zoppica da tutte e due le parti.
Qualcuno potrebbe chiedersi e Del Deo? E’ vero, Francesco Del Deo, stando a quanto abbiamo visto nei mesi scorsi avrebbe dovuto seguire la linea imposta dal Senatore De Siano, ma di fatto, ha preferito allearsi con Paolino Buono per assicurarsi l’elezione di Donatella Migliaccio.
Lo scandalo revisore, però, annulla anche i buoni propositi del sindaco di Barano. Secondo Paolino, infatti, la conferma di Donatella Migliaccio avrebbe dovuto avere un significato diverso: premiare la continuità operativa e superare la falla del regolamento che vuole la durata delle cariche pari ad un anno. Ma tutto questo, dopo il voto per il revisore, ogni buono proposito è da tenere ben a parte.
«Avrei preferito – ci ha detto Rosario Caruso – che la scelta del revisore fosse scaturita da un confronto tra i sindaci e non dalla bagarre in assemblea e dal ricorso al regolamento. Abbiamo offerto un brutto spettacolo».
Caruso avrebbe preferito altro. Anche noi.