Stasera l’ultima corsa da Napoli per Ischia, quella delle 21:55, ha riscontrato una serie “fantozziana” di problemi, in linea con le ultime vicissitudini della compagnia in via di privatizzazione.
Le operazione di bunkeraggio hanno portato ad un ritardo nella partenza programmata di circa mezzora: non era la prima volta, ma la circostanza ha senz’altro indispettito l’utenza, che mai avrebbe immaginato che si sarebbe trattato soltanto del principio di una piccola Odissea.
Già, perché al momento dell’imbarco, si è presentata una nuova tegola: il portellone dell’Isola di Capri ha infatti riscontrato problemi tecnici, impedendo la partenza. Dopo lunghissimi minuti, intorno alle 22:45, l’annuncio della partenza annullata e l’invito ai passeggeri a trasferirsi su altra motonave, il Fauno, ormeggiata di fianco. E l’’operazione di “trasloco” è complessa: le auto già imbarcate hanno evidenti difficoltà a tornare in banchina, proprio a causa del portellone “capriccioso”. E non finisce qui: l’equipaggio del Fauno si è ribellato, nel tentativo di rifiutarsi di partire. Solo a seguito di vibranti proteste dei passeggeri, che sono dovuti ricorrere quasi un gesto di forza per salire sulla nave, ha mollato gli ormeggi in questo momento alle 22.53, con un’ora di ritardo sulla tabella di marcia.
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