Francesco Ungaro | “Non discuto su Morace e la Ischia Lines, è il mercato che fa le regole”. A parlare è il governatore della regione Campania Stefano Caldoro intervenuto a un incontro con i praticanti della scuola di giornalismo di Napoli.
Alza gli occhi al cielo, non è contento il Governatore di trattare la questione Ischia Lines, la compagnia di trasporti marittimi creata pochi mesi fa da Vittorio Morace, già proprietario della Ustica Lines che opera in Sicilia. L’armatore napoletano aveva deciso di ampliare il suo mercato anche al golfo di Napoli e precisamente nei collegamenti tra Ischia e il capoluogo campano, ma ha presto rinunciato al suo progetto a causa, a detta sua, della eccessiva burocrazia della Regione e per un cambio di regolamenti che obbliga le compagnie che vogliono effettuare il trasporto con aliscafi ad assicurare anche il trasporto con i traghetti.
“Sono state rispettate solamente le leggi del mercato, nessuna burocrazia eccessiva, il mercato è aperto. Sono le regole europee e nazionali che prevedono chi può o non può partecipare al servizio pubblico o agli obblighi di servizio per quanto riguarda il trasporto marittimo. Non c’è stata alcuna volontà di sfavorire nessuno” ha continuato il Presidente Caldoro e ha anche annunciato che è stato messo in piedi un bando o come l’ha chiamata lui una “preselezione” per la liberalizzazione del sistema dei trasporti nel Golfo.
Cosa che, secondo il Governatore, non avrebbe precedenti nella storia campana e che lascia intravedere uno scenario che oggi sembra molto lontano, visto che quel mercato si muove in un regime quasi di monopolio. Caldoro non la pensa allo stesso modo: “Mi auguro possano esserci tanti grandi investitori in un servizio così importante per tutta la regione. Le isole del Golfo sono fondamentali. Più saranno i passeggeri e più ci saranno compagnie disposte a investire in questo settore. A tal proposito, per la prima volta in quasi trent’anni, abbiamo previsto un sostegno di nove milioni di euro per gli obblighi di servizio pubblico, cioè per quelle corse senza redditività”.
E’ dunque auspicabile che presto nei nostri mari ci saranno altre compagnie che possano mettere fine ai disagi di cui da anni sono vittime isolani e turisti, anche se, la regola che prevede l’obbligo di fornire il trasporto sia con gli aliscafi che con i traghetti probabilmente potrà favorire la formazione di cartelli economici. Nel futuro prossimo, però, potremo solo verificare se i nove milioni di euro stanziati dalla Regione saranno effettivamente impiegati nell’aumento delle corse obbligatorie.
Non ho compreso dall’articolo quali sarebbero le corse senza redditività. Presumo che siano quelle notturne e anche quelle che si fanno durante durante il giorno. La cosa è importante ma se i 9 milioni verranno indirizzati veramente a finanziare questo tipo di corse ben vengano. Naturalmente bisogna chiarire che s’intende per tali corse.
Per quanto riguarda il mercato il Presidente della Regione Campania è ben in linea con il trend nazionale dei trasporti e che non tiene conto com’è noto della mobilità dei passeggeri rispetto a quella delle merci. Se come leggo il mercato è libero, chiedo. A che serve una programmazione regionale?