Il Circolo di Ischia del Partito della Rifondazione Comunista aderisce e promuove la mobilitazione popolare indetta per sabato 29 novembre dal nascente Comitato di Lotta. I temi principali di questa battaglia sono il potenziamento dell’Eavbus e il mantenimento pubblico della compagnia marittima Caremar, un tempo fiore all’occhiello del Golfo di Napoli. La quotidianità dell’isolano è ormai vincolata da disastrose politiche regionali – e dall’indifferenza complice di alcuni politici locali – che hanno messo in ginocchio pendolari, autotrasportatori, turisti, studenti e lavoratori. Un attacco pesantissimo ai diritti di ognuno di noi è quello che si sta subendo ormai da troppo tempo e che sta causando numerosi disservizi e criticità. Il depotenziamento del servizio statale costringe, infatti, un’impotente classe sociale a patire ritardi, soppressioni, guasti tecnici e sovraffollamenti. Tutto ciò non è più accettabile. Nell’ottica dei nostri ideali crediamo fortemente che sia indispensabile per una società sana e civile ripristinare il trasporto pubblico rendendolo efficiente e sicuro, guardando ad esso come diritto imprescindibile di ogni cittadino e fulcro della nostra mobilità. Per Rifondazione, inoltre, vanno tutelati i lavoratori di ambedue compagnie con concertazioni contrattuali seriee che non ledano la dignità delle persone che già sono costrette ad operare in un clima di forte tensione e con orari massacranti. Va fermato, poi, ad ogni costo, questo lento processo di privatizzazione e l’aumento indiscriminato delle tariffe che i privati impongono a ischitani e turisti senza alcuna remora. Consideriamo che per la gravità dell’attacco sferrato dai figli delle politiche economiche neoliberiste si debbano attivare necessariamente proteste, campagne e rivendicazioni per la riorganizzazione del lavoro, della scuola e della sanità.
Per questo motivo la mobilitazione popolare non sarà solo incentrata sul diritto alla mobilità. La nostra vertenza interesserà anche tutti gli altri settori pubblici che stanno incassando pesantemente lo smantellamento delle proprie strutture. E lo abbiamo visto e vissuto sulla nostra pelle con l’Affaire Villa Stefania che ha accorpato in un unico stabile (tra l’altro in una zona a rischio idrogeologico) i pazienti del Centro Salute Mentale, di Villa Orizzonte, i medici della Guardia Medica di Forio e i funzionari degli uffici dislocati sul territorio di Medicina Legale, di cosa è capace lo Stato. In nome della spendingreview sono stati calpestati i diritti e la dignità di chi, come i malati affetti da disturbi psichici, non può difendersi e non ha voce per farlo. Di chi è stato strappato alla comunità di cui faceva parte per essere spedito, proprio come si fa con un qualsiasi pacco, in un ambiente che, secondo le nostre ipotesi e i nostri sopralluoghi, non farà altro che peggiorare il loro stato di salute.
Altro tema che sarà portato e discusso in piazza è quello della “Buona Scuola” di Renzi e Giannini. Infuriano in tutta Italia proteste contro l’aziendalizzazione della scuola pubblica pensata da questo Governo. Ischia non è scevra da questo assalto scellerato. Rifondazione Comunista esporrà durante la mobilitazione, come del resto in ogni corteo, la sua contrarietà alle logiche che vogliono docenti precarizzati, competitivi, flessibili e studenti a cui potrà capitare in classe un professore che dovrà insegnare una materia “affine” alla sua, limitando in questo modo il diritto allo studio e declassando finanche la Carta Costituzionale.In nome di una fantomatica “buona scuola” si accorpano istituti, si creano classi pollaio tagliando sul personale e sui diritti degli studenti, in particolare dei disabili, si riduce il fondo d’istituto con compromissione grave del funzionamento organizzativo e didattico, si aboliscono gli scatti d’anzianità in nome di una riforma che vedrà solo un impoverimento generale di tutto il personale della scuola, trasformato in un futuro ormai prossimo in personale esternalizzato in mano ai privati. Denunciamo inoltre l’assenza di interventi in merito al problema dell’edilizia scolastica, che anche sull’isola compromette gravemente da anni il funzionamento di alcune scuole come l’Istituto d’Istruzione Superiore C. Mennella.Per questo sentiamo di dire agli studenti tutti ciò che scrisse Antonio Gramsci: “Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il vostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la vostra forza”.
Una partecipazione netta è indispensabile per la riuscita della mobilitazione popolare. Solo una grande massa di lavoratori, studenti, precari e disoccupati potrà far valere i diritti di tutti.
c.s.