IDA TROFA | Va detto, se si volesse considerare nel complesso e nella sua interezza la questione Pio Monte della Misericordia a Casamicciola Terme, bisognerebbe rilevare la marea di incongruenze ed incomprensibili scelte scriteriate, dall’uso degli spazi come depositi non autorizzati, al ricettacolo di rifiuti ed immondizie umane come la stazione di spaccio che presidia stabilmente il monumentale complesso. Ma in queste ore, attraverso l’idea di Fausto Silvestro pervenuta al protocollo n° 11724 del 17 novembre ed il progetto di sponsorizzazione della facciata principale avanzata da “Acqua Lete”, si torna a parlare del recupero del Pio Monte. O meglio Si parla di sfruttare gli spazi interni, mentre tutto il resto va in malora. Un’idea che rappresenta l’estrema sintesi tra l’utopia di vedere risorgere l’albergo dei poveri e l’urgenza di fare di necessità virtù. Nessun progetto per mega alberghi o grandi opere! Anzi…
Partiamo dal sindaco Giovan Battista Castagna, che ieri mattina ha guidato i sopralluoghi all’interno dello stabile: “Per un recupero definitivo ci vogliono 40 anni, noi cercheremo di fare qualcosa ora e subito come abbiamo fatto per il Capricho”.
L’idea di fondo è quella di recuperare ripulire ed adattare gli spazi accessibili e sicuri per allestire mostre ed eventi e la copertura della facciata lato mare con l’esatta riproduzione di quella originaria. Si era partiti dalla nota Silvestro,volendo ripulire almeno due ambienti, l’ispezione in loco ha fatto optare per il solo androne d’ingresso tra i meglio tenuti del complesso. L’amministrazione comunale si farà carico di chiedere all’Ente Morale (già destinatario della proposta Silvestro nel marzo 2014) la disponibilità all’uso di detti spazi e poi, attraverso la procedura del volontariato civile, di rimuovere il materiale e le immondizie presenti. Tutto ciò allo scopo di riadattare gli spazi. Nessun maxi intervento, l’ambiente resterebbe allo stato grezzo il più possibile, per evitare investimenti economici e problemi di autorizzazioni e nulla osta da parte della Soprintendenza, ciò, considerato il vincolo sul bene ritenuto di interesse storico. Questo permetterebbe di ottenere un doppio effetto: lo snellimento delle procedure burocratiche e l’arricchimento della “sala espositiva” attraverso la naturale atmosfera dei luoghi che rendono a pieno il senso della decadenza e del trascorrere del tempo. Dopo le pulizie si passerebbe alla messa in sicurezza con l’interdizione degli accessi agli ambienti limitrofi, oltre che alla riattivazione del portone d’ingresso. Un progetto che al momento è ancora in embrione, ma che potrebbe essere attuato in poche settimane. Contemporaneamente si consentirebbe all’Ente Morale di accettare la proposta di sponsorizzazione avanzata dall’Acqua Lete che pagherebbe cifre blu per installare tendoni pubblicitari sulla facciata principale che da sul porto e sul lungo mare seppur rimandando alle immagini delle architetture originali. Una operazione di marketing eccellente dalla quale l’ente Pio Monte ricaverebbe introiti che in parte, questo è l’auspicio comunale, potrebbero finanziare l’operazione “pulizia”.
Tra i più entusiasti promotori del progetto c’è, con il sindaco Castagna, il presidente del Consiglio Vincenzo D’Ambrosio, il vero contatto con il “Pio Monte” e con Fausto Silvestro. Anche D’Ambrosio si è detto fermamente convinto di potere valorizzare una parte degli spazi, anche se fosse solo per darne memoria alle future generazioni.
Silvestro nella sua nota di ben 12 pagine, tra origini e ricostruzioni storiche, fa due proposte che in realtà sono tre. La prima riguardo la facciata da ricoprire con una pannellatura riproduttiva dell’architettura dell’edificio così come realizzata nel 1895 da Giuseppe Florio, la seconda una mostra inerente lo Stabile e l’Ente Morale a Casamicciola Terme da tenersi presso i locali de il Capricho con tele, cartografie, progetti ed opere di un certo valore prima custodite proprio nel complesso del Corso Luigi Manzi e di tutto ciò che è possibile portare all’attenzione della collettività e dei turisti.
E la terza, che sa troppo di business del benessere e di accordo con note Università ed Atenei privati di tipo telematico, per l’istituzione presso le Fonti del Gurgitello di un laboratorio di ricerca scientifico sulla classificazione ed utilizzo delle acque termali e la realizzazione nel complesso di una struttura ricettiva indirizzata a Campus Universitario a livello universitario per soggiorni di studenti e ricercatori nel settore del termalismo e dell’ambiente.
Ebbene il primo sopralluogo è avvenuto. Bisognerà studiare solo le prossime mosse, sperando sempre che il signor Silvestri non ripeta l’esperienza delle navi da crociera che per la modica cifre di 2mila euro solo per lo specifico studio, avrebbe dovuto portare a Casamicciola Terme e che di fatto non sono mai passate… neppure a largo. Sarebbe questo l’ennesimo tentativo l’ennesima mattonella sul Pio Monte.
È superfluo dilungarsi su ciò che il complesso termale Pio Monte della Misericordia ha rappresentato per Casamicciola dalle sue lontane origini fino alle epoche più recenti, segnando ed accompagnando uno sviluppo turistico-termale che ha fatto della cittadina il centro termale per antonomasia dell’isola d’Ischia. La sua condizione rappresenta ancora una volta, ai tempi nostri, lo specchio e la reale rappresentazione di quale è la condizione del paese.
Con i suoi 20.000 mq per oltre 60.000 mc di fabbrica rappresenta forse il futuro sviluppo di Casamicciola. Lo sentiamo ripetere da decenni forse è giunto il momento di dare un senso compiuto a questo rudere in mezzo al paese. Trovarne la giusta valorizzazione in un futuro che non sia troppo remoto.