Riflettori puntati sull’affaire abusivismo istituzionale a Casamicciola Terme. I Carabinieri del Tenente Centrella hanno effettuato alcuni accessi presso l’Ufficio Tecnico Comunale per fare chiarezza sulla vicenda Miragliuolo. Dopo le segnalazioni de “Il Dispari” e la revoca delle delibere a carico della sorella dell’assessore Miragliuolo per l’edificazione di un manufatto abitativo e molto altro ancora, anche le autorità tentano di fare chiarezza. I militi hanno acquisito atti e documenti fotografici comprovanti l’abuso e la totale assenza di opere che possano giustificare la DIA ed i permessi comunali acquisiti anche di recente.
Una vicenda vergognosa autorizzata proprio mentre il paese, Casamicciola Terme si appresta ad riaffrontare il dramma degli abbattimenti.
Protagonista addirittura l’assessore alle politiche sociali Anna Lucia Miragliuolo che ha fatto “revocare” le ordinanze a carico di sua sorella Maria, compagna di un esimio membro della Consulta sulla tutela del territorio (pianificazione), Antonio Gloria. Le opere riguardano una struttura realizzata, tra Via D’Aloisio e Via Cuccufriddù a Piazza Majo, su di un terreno dell’ex assessore foriano Nicola Monti gravato tra l’altro da una procedura di esproprio per la realizzazione di una via di collegamento tra le strade suddette.
I militari hanno ora acquisito gli atti, le DIA, le autocertificazione risalenti agli originari proprietari e le relazioni. Carte e documenti tutti afferrabili a soggetti ormai già deceduti sulla base del cui contenuto, il tecnico Gaetano Grasso, ha revocato le ordinanze di ripristino dello stato dei luoghi emesse a carico della signora Maria Miragliuolo ovvero le ordinanze n 25 del 3 marzo 2008 e la n 7 del 5 febbraio 2009 per il ripristino dello stato dei luoghi.
La vicenda in questione presenta molti lati oscuri e su questi che l autorità inquirente è chiamata fare chiarezza. Chiedere rispetto alle istituzioni al sindaco a chi dovrebbe rappresentare gli interessi del popolo è pura utopia.