martedì, Dicembre 24, 2024

Ischia, i tifosi ritrovano il feeling con la squadra. Ma con la società no

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MAURIZI PROVA DIVERSE SOLUZIONI PER LA PARTITA DI COSENZA. La mancata richiesta dell’anticipo al primo pomeriggio alla base del malumore dei gruppi organizzati

Da sabato pomeriggio il calcio giocato ha preso il sopravvento sul calcio parlato. Ma non completamente, altrimenti verrebbe meno una peculiarità tutta isolana. Tranne qualche parentesi infarcita di dietrologia e la velata ricerca di destabilizzare un ambiente già ampiamente scosso dai fatti estivi e provato dalla prima parte di campionato dell’Ischia, l’attenzione si è spostata sul nuovo allenatore, sulla sua verve, sulla sua comunicazione schietta e diretta, sul suo rapportarsi ai calciatori. Una metodologia forse all’antica, ma spesso efficace. Entrare subito nella testa dei calciatori: Maurizi c’è riuscito e, come da lui stesso ammesso sabato a botta calda, con un pizzico di fortuna si è riusciti a superare lo scoglio Reggina. Una delle tre squadre che sono sotto la lente d’ingrandimento degli addetti ai lavori per le situazioni societarie che alla lunga potrebbero determinare l’esito del risultato sportivo. Le altre due si chiamano Paganese e Savoia.

Agenore Maurizi ha ereditato una squadra in palla sotto il profilo atletico ma letteralmente a pezzi sotto quello psicologico. L’ha spronata, l’ha isolata dalle vicende esterne, ed ha ottenuto il primo risultato. Ad un mesetto dalla riapertura del mercato, dalla rosa attuale il neo allenatore dovrà trarre il massimo. Domenica a Cosenza si affronta una squadra costruita per stare stabilmente nella parte sinistra della classifica ma che per vari motivi non ha ancora “ingranato”. Un po’ come accadde nella scorsa stagione in 2a Divisione. Spesso i valori, anche se alla lunga, vengono fuori. La qualificazione ai quarti di Coppa Italia e relativa eliminazione della Salernitana campione uscente, rappresentano una botta d’entusiasmo per un ambiente che vorrebbe rivivere i fasti di un tempo ma che a tutt’oggi deve accontentarsi della permanenza in categoria. Maurizi conosce il valore degli avversari, più di qualche giocatore l’ha affrontato in carriera, ma non sembra intenzionato a presentarsi al “San Vito” per fare le barricate. In questi primi due giorni di preparazione alla trasferta calabrese, si è avuta la conferma che i gialloblù avranno un baricentro un tantino più alto del solito e che, all’occorrenza, andranno a “braccare” il lupo silano con un pressing a tutto campo. Per attuare questo tipo di gioco ci vuole un’ottima tenuta ma anche intelligenza per evitare che la rete presenti qualche maglia troppo larga per consentire a Mosciaro e compagni di prendere i nostri d’infilata.

Iniziamo dalla retroguardia, che dovrebbe essere imperniata su Rainone, con Impagliazzo a destra e Sirignano (innanzitutto perché mancino) al posto dello squalificato Empereur. Peccato per il brasiliano che aveva raggiunto una condizione ideale e tatticamente era cresciuto molto. Finizio e De Agostini gli esterni e dunque 3-4-3 in fase di possesso e corsie meglio presidiate nella fase passiva. A centrocampo sono stati provati Iannascoli con Bulevardi e Di Cesare, così come il duo Fiandaca-Di Cesare. Cruz potrebbe giocare ancora titolare, a destra, al posto dell’infortunato Schetter. A sinistra Ciotola, centravanti Ingretolli.

TEST MATTUTINO – Ma è questa mattina al “Rispoli” che Agenore Maurizi farà le prove generali per la partita di Cosenza. Qualche dubbio persiste per la coppia centrale, che dovrà unire “fosforo” e gamba contro avversari esperti che vanno in difficoltà quando vengono pressati ma che sanno venire su molto bene se gli concedi la giocata o un corridoio libero.

In questi giorni non sono stati pochi i tifosi che hanno assistito agli allenamenti, ritrovando il feeling con la squadra. L’esonero di Porta e la vittoria ritrovata dopo quasi due mesi hanno riportato un po’ di serenità nell’ambiente. Ma fino ad un certo punto, perché i gruppi organizzati in particolare non hanno sotterrato l’ascia di guerra. La società è sempre nel mirino, non solo per l’uscita di scena di Taglialatela, Di Meglio e del gruppo di collaboratori che stava dando un ottimo contributo alla causa. La mancata richiesta fatta dal club gialloblù al Cosenza e alla Lega Pro di anticipare al primo pomeriggio l’orario d’inizio della partita del “San Vito”, è stata vista come una mancanza di rispetto nei confronti dei sostenitori, in particolare di coloro i quali sono sempre vicini alla squadra. Qualche tifoso si è messo in contatto con la segreteria del club silano che avrebbe confermato l’orario fissato un mese fa dalla Lega Pro (18.00), semplicemente perché da Ischia non è partita, la scorsa settimana, alcuna comunicazione. Un anticipo alle 14.30 o alle 15.00 avrebbe consentito ai circa quaranta-cinquanta tifosi di rientrare con l’ultima nave in partenza da Porta di Massa alle 21.55 (bunkeraggio permettendo). Invece dopo la partita si dovrà ingannare il tempo considerato che la prima nave disponibile parte alle 4.10 da Pozzuoli. Quasi venti ore lontano da casa per una passione che non ha confini.

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