LUCIA DE LUISE | Questa mattina, presso i locali dell’Albergo della Regina Isabella a Lacco Ameno, lo Slow Food di Ischia e Procida celebra la rivoluzione alimentare, e lo fa attraverso i bambini. Cibo locale – buono, pulito, giusto -, produzioni e metodi di consumo sostenibili saranno i protagonisti di questa giornata all’insegna della difesa della biodiversità dei nostri nutrimenti.
Una gara di biscotti ripieni di gustosissime marmellate nostrane terrà impegnati gli alunni delle scuole De Curtis di Fiaiano e Marconi di Ischia che, suddivisi in tre squadre che prenderanno il nome da altrettanti viti molto importanti della nostra isola – Per’ e palummo, Biancolella e Uva Rilla – si sfideranno con divertimento immersi nello spirito sano ed educativo del dialogo e del confronto. A valutare poi le prelibatezze dei piccoli cuochi una giuria tecnica d’eccezione composta dal vice presidente di Slow Food Italia Cinzia Scaffidi, da Riccardo D’Ambra, dagli chef stellati Pasquale Palamaro e Nino Di Costanzo – rispettivamente dei ristoranti Michelin L’Indaco e Il Mosaico, dai fratelli Agostino e Francesco D’Ambra, dal Tenente della Stazione di Ischia dell’Arma dei Carabinieri Andrea Centrella, dal Patron del Regina Isabella Giancarlo Carriero, da Ciro Calise dell’Hotel Miramare e Castello, dal nostro Pasquale Raicaldo e dal giornalista Ciro Cenatiempo.
Giunti ormai alla quinta esperienza gli organizzatori di quest’evento continuano instancabili e in maniera lodevole a mettere insieme tutti gli elementi territoriali e a difendere l’agricoltura focalizzando l’attenzione su quale possa essere il reale contribuito che sappia favorire la lotta alla povertà e alla fame. Ed è proprio sul discorso di tipicità di territorio, di tradizioni e di storie tutte da raccontare che interverranno via Skype i bambini di Nablus, Palestina, e quelli di Rabat, Marocco. «È un momento di condivisione – ci spiega un’entusiasta Silvia D’Ambra, fiduciario di Slow Food – molto emozionante. Cerchiamo in questo modo di trasmettere anche l’uso della tecnologia come conoscenza e non come apatia. L’obiettivo principale di questa giornata è quello di far passare dei messaggi forti. La Palestina è stata scelta perché sta attraversando un periodo davvero difficile e troppi bambini, ad esempio, non possono andare a scuola ma, ciò nonostante, hanno la loro quotidianità densa di vicende uniche. Il Marocco invece è detentore di uno dei progetti più importanti di Slow Food, quello dei 10.000 orti in Africa».
Ma non finisce qui. Per festeggiare il compleanno del cibo locale tante madri – custodi preziose di antiche ricette da scoprire e riscoprire – saranno protagoniste della seconda edizione di“Son tutte belle le mamme del mondo…e noi che figli siamo!Il passato come risorsa” che si terrà presso la Trattoria “Il Focolore” questa sera alle 20.00. A modernizzare i piatti da loro preferiti ci penseranno i figli, che dovranno essere in grado di creare un giusto compromesso tra i segreti “intoccabili” e le passioni dei più giovani.Preservando il gusto, rispettando la memoria.