Entro un mese la riapertura del Psaut: firmata l’ordinanza dell’Asl
Pasquale Raicaldo | Ischia riavrà il suo Pronto Soccorso. A breve, brevissimo. Entro un mese riaprirà il Psaut presso il centro San Giovan Giuseppe di via Mirabella: è quanto disposto da un’ordinanza interna dell’Asl Napoli 2 Nord, che prevede peraltro che i medici del 118 che prima facevano servizio a Ischia Ponte ritornino nella struttura originaria, lasciando (e dunque impoverendolo nell’organico) il “Rizzoli”. Si tratta naturalmente di un’ottima notizia per l’isola, che nell’ottobre del 2012 aveva dovuto dire addio al presidio, soppresso nell’ottica di una strategia di spending review a tavolino, poco accorta alle esigenze di un territorio complesso come un’isola di oltre 61 mila abitanti. Una decisione che non mancò di scatenare forti reazioni, portando anche alla costituzione dell’Adas, l’Adas, l’associazione per il diritto alla salute ed il pronto soccorso. E che ebbe ricadute inevitabilmente negative per il Rizzoli, costretto – specialmente nei mesi estivi – a gestire un numero di utenti sovradimensionato rispetto alle forze del nosocomio lacchese. Il dietrofront dell’Asl Napoli 2 Nord, che sgretola un’altra delle decisioni sbagliate dell’ex direttore Giuseppe Ferraro (quanti danni!), trae naturalmente origine dalla sentenza del Consiglio di Stato, depositata nei mesi scorsi: i giudici hanno intimato la riapertura dei punti di primo soccorso territoriali (Psaut) di Varcaturo, Marano, Arzano, Afragola e Ischia. E com’è noto già il Tar si era pronunciato in questo senso su una delibera del 2012 con la quale i vertici dell’Asl Napoli 2 nord – nell’ottica di una politica di razionalizzazione delle spese, l’ormai famigerata spending review – avevano disposto l’accorpamento e delocalizzazione del personale e delle strutture territoriali con un trasferimento dei punti di primo soccorso e del relativo personale negli ospedali di Giugliano, Pozzuoli, Lacco Ameno e Frattamaggiore. Associazioni, sindacati e utenti avevano sottolineato come la delibera adottata dall’Asl presentasse «evidenti profili di illegittimità, poiché violava il decreto regionale numero 49 sui presidi territoriali ospedalieri», tesi successivamente accolta sia dal Tar che dal Consiglio di Stato. E proprio in queste ore sulla terraferma le associazioni degli utenti, incassato il parere favorevole del Tar e del Consiglio di Stato, avevano avviato una sorta di mobilitazione per ottenere un’imminente riapertura dei punti di primo soccorso territoriali. In particolare, erano insorti alcuni rappresentanti dell’amministrazione comunale di Marano e alcuni consiglieri regionali, tra cui Lello Topo, chiaro punto di riferimento del “nostro” Giosi Ferrandino in quota Pd, e Corrado Gabriele (Psi). A quanto pare – secondo le informazioni in nostro possesso – l’Asl ha già però firmato l’ordinanza con la quale dispone la riapertura degli Psaut. Potranno dunque esultare, già all’inizio del 2015, gli ischitani, che – sotto l’egida del combattivo Luciano Venia – avevano protestato contro la soppressione del Psaut, riunendosi in una associazione per il diritto alla salute ed il pronto soccorso. E scrivendo agli imprenditori isolani, alla chiesa e ai vertici regionali e nazionali della politica. E lamentando i rischi legati al fatto «i 20.000 e più abitanti di Ischia, i circa dodicimila di Barano, le decine di migliaia di persone in vacanza e quindi le centinaia di migliaia di turisti dei mesi in cui si svolge la stagione turistica non trovano più la struttura territoriale di primo soccorso nella clinica San Giovan Giuseppe, e dovranno dirigersi se autonomamente in grado di farlo, nelle condizioni di poterlo fare, troppi chilometri più avanti magari impiegando 10 o 20 o chissà quanti minuti in base al traffico, alla precisa distanza tra punto evento e Lacco Ameno». Venia aveva scritto anche al Prefetto Musolino, chiedendo « l’avvio di una indagine sulla vicenda chiusura utilizzando tutti i suoi poteri; di estendere tale indagine ai motivi per i quali nonostante progetti ed atti non si è più proceduto all’ampliamento del presidio Anna Rizzoli nel Comune di Lacco Ameno; sollecitare tutti gli enti che ritenga deputati ad intervenire come la magistratura ordinaria e contabile, la competente Regione Campania ed il suo presidente pro tempore; dare impulso a tutti i procedimenti come per legge per la immediata riapertura del pronto soccorso di Ischia Ponte nella clinica San Giovan Giuseppe». Due anni dopo, l’obiettivo sembra finalmente raggiunto.