Giosi non ci sta: in balia delle sue “creaturate”
Uniti su Cellammare e divisi alla Scotti? Possibile. L’unica cosa triste che dobbiamo registrare, è che nello scontro tra Giosi Ferrandino e Gianluca Trani, ci sono andati di mezzo gli studenti delle scuole medie di Ischia. Terreno fertile per una sterile propaganda politica che, in qualche modo, dovrebbe servire più ai genitori che non agli studenti stessi. Iniziative demagogiche che, ammantate da una sconosciuta progettazione comunale, ora sta riaffiorando sul tavolo della polemica politica locale.
Rileggendo i Settimanale d’Ischia, tra la mostra “Aeroplanini di Carta” su Domenico e Raffaele Di Meglio e per un mio studio personale, devo dire, che è normale che si veda Domenico Di Meglio come un gigante e noi altri come pezzenti. Il primo parlava, criticava e commentata fatti politici di interesse comune e di spessore, noi siamo costretti a commentare, scrivere e prendere atto della visita a scuola di questo o di quello. Quanta miseria, signori!….
Saltiamo a pie pari questa assurda valutazione e, seppur costretti, cerchiamo di capire cosa accade.
Partiamo da un fatto, Giosi non ha avuto le palle di buttare fuori Gianluca Trani e, dopo le elezioni europee invece di forzare la mano con la sfiducia al presidente del consiglio comunale, ha pensato bene di andare avanti con questo rapporto ibrido. Dal canto suo, Gianluca, però, continua a giocare a fare il politico e perde, occasione su occasione, l’opportunità per smarcarsi del tutto da una certa parte del paese e, con un piede di qua e uno di la, pensa di poter guadagnare credibilità e visibilità. Forse l’aria rarefatta della scalinatella di Sant’Antuono fa vedere le cose in maniera diversa.
All’ultimo scontro, quello che ha visto protagonisti i ragazzi della Scuole Medie di Ischia (fatto grave che dovrebbe spingere sia il sindaco con la sua amministrazione che Gianluca Trani a chiedere immensamente scusa ai ragazzi per l’indegno spettacolo che hanno offerto) ci si arriva perché negli anni scorsi, quando Giosi e Gianluca andavano d’accordo, come dire, con una sola G (che pena mi fanno quelli che non sanno inventare un titolo, ndr), il figlio di Gabriele, un’altra G, e diretto beneficiario dei voti di Giampaolo Buono, un’altra G, aveva sgomitato e preteso la paternità sui ragazzi, i temi e tutto quello che significava il “progetto”, per poi essere il protagonista della cerimonia di premiazione degli elaborati. Una cerimonia che si è svolta, per il passato, nel mese di maggio al cinema Excelsior.
Mera visibilità! Mera demagogia, poi il mondo scuola, gli studenti e compagnia bella, possono essere buttati nel cestino.
Gianluca presidia il territorio e le sue iniziative e, con 24 ore di anticipo rispetto all’appuntamento ufficiale, ha messo il cappellino di Babbo Natale in testa al Sindaco dicendogli, in modo figurato, “rincorrimi…” e con un post sul proprio profilo social ha spiazzato l’apparato dormiente della maggioranza ischitana. E’ bastata una semplice, forse anche innocua, foto con la dirigente scolastica Lucia Monti, che la felice intuizione di Trani si è trasformata in un’azione politica. Se il “side A” è quello bello, quello che porta visibilità e dibattito, il “side B”, invece, parla di azione scorretta o almeno non “politically correct”.
La reazione, però, non è stata quella di annunciare l’appuntamento dell’indomani (ieri), bensì la ricerca di chi avesse lo stomaco per iniziare ad uscire allo scoperto contro Gianluca. Già, perché l’infante presidente, che gongola nello stare un po’ di qua e un po’ di la, oltre ad essersi iscritto al PD all’ultima chiamata alle armi, non ha mai preso del tutto le distanze da Enzo e Giosi Ferrandino.
Ora, in un paese dove tutto è possibile, anche farsi la foto con un rappresentante del deputato al parlamento europeo e non con il parlamentare stesso o dire ai ragazzi: “Vi piace l’albero che vi ho regalato” pur di affermare il proprio status, Gianluca dovrebbe spiegare a che titolo ha visitato la Scuola Media Scotti e consegnato una traccia (si dice quella di due anni fa…) ai ragazzi delle Medie. Lo dovrebbe spiegare agli iscritti del PD o, ancora, dovrebbe essere il partito (ma non hanno le palle e il coraggio per farlo) a chiedergli contro dell’uscita pubblica e del post sui canali social.
E ancora, potrebbe il presidente del consiglio comunale, intraprendere un’azione del genere? Secondo qualche politico con il dente avvelenato no, secondo qualche altro, invece, si.
Ma la domanda che mi preme è un’altra: può un politico andare a scuola? Può un consigliere comunale, chiunque esso sia, sfruttare i ragazzi delle nostre scuole? Secondo me no.
Tornando a Giosi e Gianluca, è gustoso, però continuare a vedere come i due si incrociano. E si incrociano proprio su Giampaolo Buono, centrale di smistamento di poteri e potere che ha dimostrato con l’elezione di Cellammare al vertice dell’Asso Forense, di aver la barra del timone tra le mani. Così, mentre per la politica scolastica, Gianluca diventa “l’invasato” e il “criaturo”, per la conversione su Francesco Cellammare contro Gino Di Meglio, diventa “l’alleato”. Sono questi i bug di sistema che fanno male alla nostra isola e così, ci troviamo con Giosi che organizza la sfiducia al Presidente del consiglio comunale che, al netto di ogni altra valutazione, si è “rubato” l’iniziativa della maggioranza o, per essere corretti, il progetto “La politica nella Scuola” giunto alla sua terza edizione in collaborazione con la Scuola Media Giovanni Scotti di Ischia, mentre smuove mari e monti per far eleggere l’avvocato voluto, anche, da Gianluca Trani, lo stesso al quale, volendo essere onesti, dobbiamo riconoscere, se non proprio la paternità dell’iniziativa scolastica, ma un forte imprimatur.
Davvero Giosi arriverà allo scontro finale? Davvero il sindaco di Ischia proverà a far pagare la fuga in avanti del presidente portando la sfiducia in consiglio comunale? Ci sono i numeri? Ci sono i tempi? Magari oggi c’è anche la motivazione politica seria. Serissima. Hanno confuso i nostri figli. Hanno messo al pubblico ludibrio di diversi adolescenti la “sacralità” dell’istituzione “Comune” portando in “classe” (un luogo che comunque non viene tutelato, anzi viene mercificato e venduto al miglior offerente) due tracce. Diverse. Entrambe da parte dell’amministrazione. Stando ai fatti e ai tempi, e solo a quelli, Gianluca ha sbagliato. Giosi avrà il coraggio di reagire?
Il vero, grave, errore di Gianluca è stato quello di strumentalizzare gli studenti delle Scuole Medie. Un errore grave che, purtroppo sembra non essere ancora emerso. Per il resto, è stato bravo ad attirare le attenzioni e ha dimostrato di saper usare i canali social e di saperne gestire la portata. Giosi, purtroppo, cede il passo all’avversario ed è costretto a rincorrerlo. Lo prenderà?
E ancora, dopo questi fatti, pensate che l’aforme PD ischitano provveda a chiedere l’espulsione di Trani dal partito? Smettiamola, mancano coglioni e schiene per essere dritte. Il buonismo, la pochezza dei singoli e la mancanza di idee chiare saranno utili solo a far far finta di niente.