Il Consigliere Ciro Frallicicardi chiede contezza sulel modalità con cui sono stati esclusi molti cadidati dai colloqui finali e quali sono stati i criteri di valutazione. Risponde al segretaria Gelsomina Terracciano spiegando che molti non aveva compilato i moduli nella loro interezza, in molti non avevano spuntato la casella di residenza e non residenza, o, rispondendo negativamente ad una domanda che invalidava in toto la domanda, un escluso per età, altri che non hanno allegato la copia del documento. Si parla anche dei colloqui affidati a Gaetano Grasso e non alla Terracciano RUP del proseguimento.
La segretaria parla dell’esistenza di una serie di contestazione da parte di molti candidati esclusi, mail, telefonate, confronti diretti, parla di un procedimento tardivo del quale non è responsabile essendo giunta in extremis e al quale ha lavorato con solerzia e dedizione. Evidentemente non è bastato. Per l’opposizione è stata una mancanza di rispetto e trasparenza portare fino ad un giorno prima dai colloqui la pratica non diramando in tempo utile l’elenco degli aventi diritto. 200 cadidati da esaminare da una sola persona e non da una commissione. La procedura non è al di fuori di ogni sospetto. Eppure la cosa non scalfisce minimamnete gli esponenti di governo…va bene cosi, è il metodo. “Porcherie” dice Arnaldo Ferrandino, ma restano parole morte.