Largo a Giuseppe Ferrandino, scrittore e sceneggiatore: parlerà ischitano il prossimo film che l’attore Riccardo Scamarcio produrrà,con la compagna Valeria Golino e la loro Buena Onda, in collaborazione con Rai Cinema e con la direzione di Stefano Mordini.
Proprio così: l’obiettivo è quello di adattare per il cinema “Pericle il Nero”, il romanzo dell’autore isolano, classe 1958, fratello dell’ex sindaco di Casamicciola, pubblicato da Adelphi nel 1998.
Lui, il belloccio Riccardo, che sull’isola fu ospite dell’Ischia Global Fest di Pascal Vicedomini insieme con la Golino, sarà produttore e interprete del protagonista, Pericle, l’assassino schiavo che riuscirà a liberarsi dai tentacoli della camorra partenopea grazie all’incontro con Nastasia, una polacca finita a lavorare a Pescara in una fabbrica di copertoni. Una trama che si snoda tra Napoli e Pescara, nell’apprezzato testo originale, ma che potrebbe spostarsi a Bruxelles per esigenze cinematografiche, nel tentativo di individuare un luogo asettico e meno esposto alle luci dei riflettori.
Per trasferire su pellicola il libro del nostro Giuseppe Ferrandino – idea che peraltro hanno già avuto in tanti, ivi compresa una proposta, poi declinata, al regista Patierno – Buena Onda e Rai Cinema investiranno circa 3,2 milioni di euro: a marzo potrebbero partire le riprese, si parla anche di una star francese di un certo calibro. E’ una novità di rilievo, questa, nel panorama cinematografico della stagione appena cominciato, che ha già proiettato il bel Riccardo al Lido come produttore del film “La vita oscena” di Renato De Maria e come interprete del film “Pasolini” di Abel Ferrara, in concorso a Venezia 71. Proprio ad Abel Ferrara era stata attribuita, nelle scorse settimane, la cura della trasposizione cinematografica di “Pericle il Nero”. Trapelano, tuttavia, solo indiscrezioni, a cominciare da quelle di “Vanity Fair”.
Va naturalmente sottolineato, però, che un film di primo piano e di sicuro richiamo, garantito innegabilmente dalla presenza di Scamarcio, non può che contribuire ad accrescere la fama dello scrittore ischitano, che per la verità pubblicò “Pericle il nero” già nel 1993, con lo pseudonimo di Nicola Calata, presso la casa editrice Granata Press. Due anni dopo, fu l’editore francese Gallimard ad acquistare i diritti per il mercato francese dove – pubblicato nella collana “Série noir” – il libro divenne il caso editoriale dell’anno. Al punto da convincere Adelphi a una ripubblicazione in Italia, nel 1998, dove il libro,un noir americano dai contorni pulp, infarcito di dialoghi in dialetto napoletano verace, fu finalmente accolto con favore.
Ferrandino, peraltro, ha una storia di vita senz’altro singolare: medico mancato, si era iscritto alla facoltà di Medicina della Federico II, abbandonata a pochi esami dalla laurea per intraprendere la professione di sceneggiatore di fumetti. Con Orient Express, Nero, Lanciostory, Dylan Dog e Topolino e Intrepido raggiunse, nel cuore degli anni Ottanta, una discreta fama.
Nell’ampio panorama della sua produzione di sceneggiatore, due serie, pubblicate presso la Comic Art, sono di grande importanza per capire meglio il suo esordio come scrittore: Zampino e Sera Torbara. Zampino è ambientato nei quartieri popolari di Napoli affollati da figure realisticamente originali di camorristi e delinquenti. Un’ambientazione che contribuirà in modo determinante all’originalità dei suoi romanzi. A “Pericle il Nero” ha fatto seguito, nella narrativa, un altro giallo ambientato a Napoli, benché differente nella costruzione e nel linguaggio, “Il Rispetto (ovvero Pino Pentecoste contro i guappi)”, pubblicato anch’esso da Adelphi. Con Mondadori, Ferrandino ha invece pubblicato “Lidia e i Turchi”, una favola per adolescenti. Originale “Cento modi per salvarsi la vita con un pacchetto di sigarette senza fumarlo”, pubblicato nel 2001 da Bompiani, che lui stesso definisce «un manuale scrupolosamente paradossale, scientificamente ineccepibile e irresistibilmente comico». Nella sua produzione, tra gli altri titoli, “Spada”, edito da Arnoldo Mondadori Editore nel 2008 e “Rosmunda l’inglese”, un anno più tardi.
Ma sarà il suo primo romanzo, “Pericle il Nero”, a garantire una nuova ondata di notorietà a Giuseppe. Grazie a Scamarcio, naturalmente, che indosserà i panni del protagonista di questa insolita storia pulp che intreccia malaffare e amore e che non mancherà di far discutere.
p.r.
“Pericle il nero” di Giuseppe Ferrandino ispirerà un noir diretto da Stefano Mordini