Gaetano Di Meglio | «La fiera di Stoccarda è stato un esperimento riuscitissimo» è questa la dichiarazione di apertura della conferenza stampa tenuta ieri mattina, presso la sala del Sindaco di Forio all’ex Green Flash dal vicesindaco Gianni Matarese e dai consiglieri comunali Gianna Galasso e Mario Savio. Un appuntamento di confronto, forse il primo di questo tipo, che serve a tirare le somme dopo la partecipazione del comune di Forio alla Fiera del Turismo di Stoccarda “CMT” 2015 costata all’ente, come è stato sottolineato, 12.000 euro. Una partecipazione, quella foriana, che oltre ad aver soddisfatto gli organizzatore sembra anche aver avuto dalla sua grandi numeri. 250 mila visitatori e la media di 500 contatti giornalieri sono un ottimo report.
«Abbiamo – inizia il vice di Del Deo, l’avvocato Gianni Matarese – cercato di mettere insieme le attività svolte da persone che, senza interessi particolari, si attivano per il territorio, anche in previsione del nuovo ruolo che le proloco avranno con la nuova legge sul turismo, quantificabile anche in molti più rapporti col comune. In questa ottica abbiamo organizzato, per la prossima settimana, un incontro con l’associazione degli albergatori, i commercianti e le associazioni tutte che operano nell’ambito turistico, con la proposta di intavolare un coordinamento tra l’ente comunale e gli operatori privati per programmare in grandi linee le attività di promozione del territorio e le manifestazioni da realizzare. La linea da seguire è quella dell’agire non come singolo comune, ma in coordinamento con tutte le altre amministrazioni comunali».
Gianni Matarese non parla di “destination” e neanche di coordinamento istituzionale (nelle domande successive questa decisione tutta “foriana” emergerà ancora di più) ma sottolinea che «come comune, abbiamo già dato un esempio di ciò con gli eventi di Natale, in particolare con la notte bianca che abbiamo organizzato il 3 gennaio e non in concomitanza con gli eventi degli altri comuni. Questa è la strada da percorrere. La fiera di Stoccarda è stata una iniziativa valida. Per me è stata la prima partecipazione e ho visto che sono state tantissime persone hanno preso parte all’evento. Lo stand del comune di Forio non rappresentava solo il nostro comune, ma tutta l’isola e ha stimolato l’interesse di tanti. Questa può essere considerata una iniziativa pilota che può essere migliorata con l’apporto di tutti gli operatori. Alcuni albergatori sono venuti personalmente, hanno promosso quelle che sono le loro aziende e coloro che non sono intervenuti sono stati pubblicizzati attraverso lo stand».
L’evento pilota di Forio si caratterizza e differenzia da quelli raccontati fino ad oggi (almeno negli ultimi 10 anni) non tanto per la sua mission ma soprattutto per la sua genesi. Forio (e Mario Savio nel litigio con Ermando Mennella lo sottolinea come riportiamo nel taglio basso) ha deciso di tener fuori dai giochi gli attori istituzionali e “tradizionali” che operano sul turismo e per il turismo ad Ischia e ha aperto un filone alternativo. Sarà l’impronta da prima repubblica o da anni 80, ma lo schema che portano avanti all’ombra del Torrione è quello al quale non siamo più abituati. Il comune programma, organizza, trova le risorse e ti invita a partecipare. Una sorta di desueto assistenzialismo che avremmo sperato di non rivivere più ma che, invece, si presenta come nuovo modello operativo e come altra “via”.
E così, mentre in politichese puro Matarese si lascia ad una frase ad effetto che a prima vista sembra smentire il modo di agire fino ad ora adottato (A mio avviso, vedendo le altre realtà, come la Corsica e le Maldive, nessuno si è presentato come singolo, ma tutte come una unica identità territoriale. E’ opportuno, quindi, che Ischia alle prossime manifestazioni si presenti come una unica identità) arriva l’annuncio dei prossimi step: «Il comune di Forio parteciperà alla prossima fiera di Berlino, cercheremo di migliorare ciò che è stata la prima esperienza, con maggiore coinvolgimento delle associazioni e finalizzata alla promozione dell’isola e non solo del comune. L’interesse dei partecipanti alla fiera era mirata a ricercare iniziative innovative, c’è la necessità di crearle, quindi, per attrarre un turismo un po’ diverso, in Germania c’è ancora la tendenza a considerare l’isola solo per la cura».
Così, mentre da un parte ci si difende dalle accuse di essere troppo “foriani” (il frontalino dello stand “Comune di Forio” è stato avversato un po’ da tutti e poi cambiato con Insel Ischia, Comune di Forio), dall’altra l’amministrazione di Del Deo, restando nei confini del politically correct, ha già fissato una riunione, giovedì prossimo, per definire la partecipazione a Berlino. Saranno presenti le associazioni di categoria, dall’arrabbiata Federlaberghi alle amichevoli Pro Loco Panza e Ascom, passando per l’agguerrita Confesercenti. Per ora, quel che emerge è che Forio non ha intenzione , nei fatti, di trovare un’intesa con le altre amministrazioni, ma vuole continuare nella strada intrapresa con la fiera “beta” di Stoccarda. La responsabilità di investire la “Tassa di Soggiorno” (diventata lo spauracchio col quale si può fare tutto in nome del turismo) prodotta a Forio per le aziende di Forio è il mantra che ha convinto (lo sembrano veramente) gli amministratori foriani.
Gianni Matarese: saremo anche a Berlino. Ok alle associazioni, le amministrazioni no