giovedì, Febbraio 6, 2025

In arrivo 2902 tablet per le scuole di Ischia

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L’informatizzazione, la digitalizzazione, il grande mondo del web e dei contenuti multimediali stanno per sbarcare in forme massicce nelle scuole primarie di primo e secondo grado della Regione Campania grazia all’accelerazione di spesa approvata con il BURC del 2 febbraio 2015.

Il capitolato previsto ha per oggetto la fornitura di ben 869.088 tablet (e corrispondenti posti armadio) che hanno inclusi l’assistenza e la manutenzione per almeno due anni.

Un enorme passo avanti verso la modernizzazione delle scuole regionali che, a dir la verità, muovevano già i primi timidi passi nel mondo dell’informatica grazie alle lavagne LIM installate un po’ in tutti i plessi, anche nei nostri istituti isolani.

Beneficiari di questa “pioggia” di tablet e tecnologia saranno anche moltissimi istituti di istruzione ischitani, come riportato dalla tabella approvata e pubblicata dalla Regione Campania.

I tablet che andranno a rinfoltire la dotazione tecnologica delle classi saranno dei più stabili e tecnologicamente avanzati, con un sistema operativo Android (4.4.2 Kitkat o successive), un comodo display multitouch da 10.1 pollici e una grande risoluzione. Il processore richiesto è un Quad Core da 1.2 Gh e una memoria molto estesa (64GB), oltre ai software linguistici e connettività di base.

Per un corretto utilizzo della nuova strumentazione, il decreto regionale, prevede anche che siano organizzati dei corsi mirati per il personale della scuola che dovrà poi far utilizzare i tablet agli studenti.

Oltre alla consegna dei device, sono previsti anche gli armadi in cui custodire tablet e cavi in dotazione, il tutto per garantire una quanto mai corretta e longeva tenuta della strumentazione stessa.

Un numero quanto mai importanti., quasi 900 mila tablet che comportano un impegno di spesa di ben 304.180.800,00 euro IVA inclusa, e che saranno pagati al 70% a entro 60 giorni lavorativi dalla consegna del verbale di collaudo e il restante 30% entro sei mesi.

Una grandissima opportunità per i nostri piccoli studenti, nativi digitali, che potranno così avere strumenti e testi sempre aggiornati e usare, anche a scuola, quelle abilità messe in pratica a casa e nel tempo libero.

Le scuole isolane che accedono a questo grande programma sono distribuite sull’intero territorio isolano.

Nel comune di Barano abbiamo il plesso di Piedimonte, con 155 alunni, capoluogo Barano d’Ischia con 69 studenti, Buonopane con 71 studenti, l’Istituto Comprensivo di Fiaiano con 128 alunni e Testaccio con 73 studenti.

A Casamicciola i tablet arriveranno al “Manzoni”, che ha 148 alunni, al plesso “La Rita” con 78 alunni, a Perrone con 139 studenti.

Anche l’Istituto Comprensivo di Lacco Ameno, Principe Piemonte (che conta 252 studenti) vedrà giungere la tanto attesa strumentazione.

A Forio, a beneficiare dell’intervento saranno l’Istituto Comprensivo con 492 studenti e il plesso dello Scentone con 111 studenti. Cui si aggiungono il plesso “Don Vincenzo Avallone” con 162 alunni e la succursale di Panza con 113 alunni.

Rientrano nel decreto anche il circolo didattico Ischia 1 con il plesso “Marconi”, che ha 338 studenti, e il “Giovanni Paolo II” con 102 alunni; e il Circolo Didattico Ischia 2 con il plesso “O. Buonocore” con 301 alunni, il “Montemurri” con 139 studenti e il “Gianni Rodari” con 83 alunni.

A Serrara Fontana i tablet arriveranno al plesso delle elementari di fontana che conta 76 alunni.

Tra i destianatari anche due scuole di Procida, C.D. capoluogo con 337 alunni e il C.D. Chiaiolella con 145 studenti iscritti.

Arriveranno, quindi sulla nostra isola, in dotazione alle scuole nostrane ben 2902 tablet di ultima generazione che trasformeranno l’approccio educativo e pedagogico, rendendolo quanto più multidisciplinare e trasversale, molto più aderente alla società di oggi, in continua ed irrefrenabile evoluzione.

1 COMMENT

  1. Tanta tecnologia, tablet di ultima generazione,corsi mirati per il corretto utilizzo,va tutto bene per carità,speriamo però anche nell’insegnamento sano e “tradizionale” : si osservano sempre più degli strafalcioni grammaticali da brivido. E’ un nuovo modo di parlare o di scrivere, sì è vero, si chiama “pura ignoranza” o meglio “ciucciaggine”nel dizionario napoletano, riscontrata perfino agli esami della libera professione di avvocato,incredibile. Qualche esempio? esame degli aspiranti avvocati baresi, bocciati perchè “ciucci” in italiano. “correzzione” al posto di “correzione”– “habbiamo” al posto di “abbiamo”, “unaltra” al posto di “un’altra” sono solo alcuni degli esempi da far accapponare la pelle. Che bello il ricordo della vecchia maestra senza tablet ma che ti sanzionava con la “matita blu” e via a casa per riempire un intero foglio della forma corretta e con la vergogna di essere denominato “asino”.

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