venerdì, Febbraio 7, 2025

La Conti suona la carica“Caos Scuole a Forio? Dite a Iacono di chiedere a Caruso”

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“Farò una riunione con i sindaci e i dirigenti per decidere il da farsi in base al grande calo di alunni previsto prima alle materne e poi via via agli altri gradi di istruzione, evitando la guerra tra poveri” risponde così la dirigente Chiara Conti alle dure parole che pochi giorni fa Vito Iacono ha rivolto al presidente Caldoro e con le quali chiede un ripensamento degli accorpamenti per le scuole di Forio, decisi dalla Regione stessa e l’indizione di un tavolo tecnico tra Regione e istituti scolastici locali.

La situazione, per sommi capi, è questa: a causa del calo demografico e della conseguente diminuzione del numero degli iscritti negli istituti isolani, alcune identità scolastiche son state accorpate, creando in molte aree un unico grande Istituto Comprensivo.

Questa manovra ha fatto, però, nascere alcune difficoltà e le perplessità sulle possibili ripercussioni negative che tale decisioni avrebbe avuto sulla popolazione erano state anche raccolte ed espresse pubblicamente.

“E’ inutile rivolgersi a Forio, lo Iacono deve interpellare Serrara Fontana, con il sindaco Caruso che vuole andare a Barano (invece di far convogliare gli studenti nelle scuole foriane ed evitarne la chiusura, ndr) – continua la Conti che, alza la voce e continua – la scuola di Forio da vent’anni è in buone mani…..”

Di certo, per le scuole isolane la situazione non è delle più rosee. “Con il calo delle nascite nei prossimi anni scolastici Lacco chiude e Barano pure. E’ a rischio anche Forio 2 e quindi il tutto va ripensato tra un anno” sottolinea la dirigente Conti.

Un quadro non molto chiaro di cui, però, la Conti prende le redini e dichiara: “troppe scuole e indirizzi non servono.” Serve un cambio della concezione stessa dell’offerta formativa locale fin dai primi gradi di istruzione.

“I nati a Forio nel 2012 e 2013 sono il sessantacinque percento in meno rispetto ai nati almeno cinque anni prima – continua – e dobbiamo anche tenere conto che i tanti stranieri che sceglievano Ischia come residenza, stanno andando via perché non trovano lavoro e, anche se restano sull’isola, non mettono su famiglia per gli stessi motivi.”

I dati che interessano il tasso demografico foriano, sono in linea con quelli italiani rilevati dal Censis e il quadro che dipingono non è affatto positivo per i prossimi anni.

Ritornando nel merito della lettera di Vito Iacono, la dirigente Conti aggiunge: “Forio 2 è un caso particolare, in cui non può decidere solo il comune di Forio, ma lo deve fare assieme a quello di Serrara Fontana in quanto a il circolo didattico racchiude entrambi i territori.”

Sbatte i pugni sul tavolo la Conti, confermando anche la sua poca inclinazione alla troppa diversificazione dell’offerta formativa ad ogni livello di istruzione e la sua propensione alla creazione di poli.

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