Gianni Vuoso | Ricordate le numerose volte che alla Mandra siamo stati costretti a fare a meno di un’ambulanza perché il passaggio, all’altezza del Ristorante ‘O Sole mio, risultava troppo stretto? Dopo una serie di proteste, finalmente qualcosa si è mosso… Ed ecco i lavori! Lavori all’ischitana. In molti hanno commentato: “Così si buttano via i soldi pubblici”. La strada non è stata allargata come avrebbe fatto il più fesso della compagnia. Macchè.
Qualche tecnico ha pensato di abbassare il muro di cinta. E sapete perché? Perché quella è l’altezza del parafango dell’ambulanza! Incredibile! Solo uno scienziato può pensarle così queste soluzioni! Roba da talent, da Guiness dei primati. E poi su una metà del muretto sarà realizzato un muro di 40 cm. per impedire alla sabbia di invadere la strada. Qualche dubbio? Tranquilli, per l’intervento in questione c’è la supervisione dell’architetto Arcamone.
E non sarebbe stato più economico ed efficace allargare la strada, spingendo quindi il muro di cinta verso la spiaggia? Avrebbe occupato un tratto della spiaggia in concessione? E allora? Non è mica una proprietà.
Ma l’altro problema che preoccupa tutti resta lì, inamovibile: la scarsa pendenza della strada che viene facilmente allagata da quattro gocce di piogge e si è costretti ad arrampicarsi sul muretto e sulla spiaggia per raggiungere la piazzetta della Mandra. Un consigliere ha chiesto: “E che dovremmo risollevare il manto stradale?” Forse dovremmo chiedere all’arch. Catello Cuomo, l’autore della grande opera, come risolvere il problema. In altri paesi medici e tecnici che sbagliano sono tenuti a pagare di persona. Chissà perché da noi, sono invece ritenuti rispettabili professionisti.