Si sono svolti questa mattina , nella Parrocchia di Santa Maria Maddalena a Casamicciola Terme , i funerali di Tommaso Barbieri , il 49enne deceduto in circostanze tragiche e dolorose, mercoledi scorso nella sua casa di La Rita . L’estrema e tragica fine di una vita difficile eppure ricca di successi personali e di valori, interrotta, d’un tratto, spezzata per scelta, senza una spiegazione apparente, senza un “motivo che può spiegarsi razionalmente “come diche il Parroco Don Gino Ballirano parlano in sua memoria. L’ultimo saluto a Tommaso, questo uomo cosi forte ed altruista d’un tratto sopraffatto dagli eventi . Vittima di un malanno subdolo e crudele quando era ancora nel pieno degli anni.
Tantissime le persone che hanno voluto portare il proprio tributo. Una folla attonita e commossa raccolta intorno al feretro adagiato ai piedi dell’altare. La sua immagine di uomo buon e generosa dominava le navate da quella bara di legno chiaro che ne custodirà per sempre le spoglie mortali. Un freddo involucro, l’ultimo suo giaciglio terreno a traghettarlo lontano da questa esistenza che da qualche tempo era divenuta cosi dolorosa e greve per lui. Una chiesa piena, persone giovani e meno giovani uniti nel dolore. Dai banchi, lungo le navate fin sul sagrato, centinaia di persone hanno voluto portare l’ultimo saluto ad un uomo amato e ben voluto, stimato da tutti . Anche l’ITCG Enrico Mattei ha portato il proprio cordoglio mostrando lo stendardo listato a Lutto, mostrandosi vicino alla famiglia Barbieri e al giovane figlio, alunno dell’Istituto. Ognuno ha voluto assistere alla celebrazioni delle esequie, ascoltare l’omelia di Don Gino Ballirano in sua memoria: “Dal giorno sesto al giorno nono calarono le tenebre”- citando i versi sacri sulla morte di Cristo- “Un celo cupo e tenebroso quasi diabolico accompagno l’ora di quella tragica morte, di quell’Uomo che senza peccato sconta su di se tutto il male passato, presente e futuro”. Parole dalle quali, chi davvero conosceva Tommaso, ha saputo trarre vivide e fondate analogie.
Una lunga commemorazione interrotta da improvvisi e prolungati silenzi a sottolineare un momento difficile, un momento che indica separazione. “Non vedremo più il viso di questo padre, non vedremo più il suo sorriso, ma siamo certi che di là di tutto lui ci sorride ancora”- conclude Padre Ballirano con un ultimo saluto- “Addio Tommaso!”.
Una preghiera nelle parole di Don Gino che nel suo compito arduo di pastore e religioso ha tentato di dare consolazione, li dove consolazione non può esserci parlando di un dolore che col tempo potrebbe lasciare il posto alla rassegnazione.
Una celebrazione toccante anticipata da una mesta processione cominciata sin dal mattino, quando poco prima delle 9,00 è stata aperta al pubblico la camera ardente allestita ieri sera. Alle 19,30 di venerdi il corpo di Tommaso è giunto in chiesa atteso dai suoi familiari e dagli amici più intimi .
Poi, sul portone e giù lungo le scale verso il piazzale , un lungo e doloroso addio, una calma indescrivibile a parole ha squarciato il dolore, la calma irreale di questo immenso dramma, accompagnando l’uscita del feretro portato a spalla da quel figlio adolescente, dagli amici e da quanti l’ hanno amati.
” E il carrozzone prende la via, facce truccate di malinconia..
Vecchi cortili dove il tempo non ha età, i nostri sogni, la fantasia
ridevi forte e le paura era allegria! Con le regine, con i suoi re,
il carrozzone va avanti da se”.
Va avanti cosi, con l’ultimo passaggio, quello triste di Tommaso nella sua amata Casamicciola, tra le strade e i vicoli che ne hanno visto i Natali,forgiandone la tempra, l’ultimo saluto a questo mondo tanto amato eppure crudele con un uomo tanto buono,forte e generoso.
Il viaggio verso la terra che ne custodirà le spoglie mortali, il cimitero di Casamicciola, dove la salma è stata sepolta.
“Addio Tommaso” … Addio!
