Quest’oggi il mio scritto è dedicato ad una delle tante disavventure che mi sono trovato a dover affrontare a causa della patologia tumorale da cui sono affetto.
Il tutto è accaduto qualche giorno fa, esattamente il 14 novembre. La mia ennesima testimonianza sta nel fatto che il giorno prima, quindi il 13 novembre, mi sono dovuto sottoporre alla sessantaduesima chemioterapia, per cui vi lascio immaginare il mio stato di salute quando il giorno dopo mi sono dovuto recare in terraferma per effettuare la Pet-Tac.
Vi assicuro che ho dovuto compiere uno sforzo immane: è stato terribile, stressante e dolorosissimo, perché avvertivo dolori dappertutto ed una stanchezza terrificante.
Adesso mi rivolgo nuovamente a voi, signori politici tutti indistintamente, e vi dico questo e sono anche certo che nessuno come al solito mi risponderà: provate a immedesimarvi nel sottoscritto.
Se avessi disdetto la prenotazione, cosa più che lecita e legittima, la nuova prenotazione sapete a quando sarebbe slittata? Addirittura a non prima del mese di gennaio o febbraio 2023. A voi sembra normale tutto ciò? A me personalmente no.
Gradirei che qualcuno dotato di buon cuore e di sacrosanta responsabilità umana riflettesse su quanto riferisco e che possa far presente la mia testimonianza. A ragione di ciò ritengo che sia giunto il momento di dotare la nostra magnifica isola d’Ischia del tomografo per la Pet-tac e anche le radioterapie, per evitare a noi pazienti oncologici un continuo stress e disagio. Proviamo anche ad immaginare se al mio posto ci fosse stata una persona anziana, chissà quante volte è capitato e nessuno mai l’ha fatto presente. E questo perché, a detta di qualcuno, il gioco non vale la candela, noi pazienti oncologico siamo in pochi ed altre sciocchezze immani che sento dire giorno dopo giorno e che mi irritano al punto tale da non volerle ripetere. E pensare che esiste anche qualcuno che ha da ridire su ciò che scrivo e affermo, la cosa peggiore è che agiscono sempre in incognito e mai faccia a faccia…
(*) Vice presidente A.P.O.