lunedì, Gennaio 6, 2025

A proposito di carognate… mi sposto a Casamicciola | #4WD

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Daily 4ward di Davide Conte del 4 gennaio 2025



Ieri Vi ho parlato delle carognate in seno al Comune di Ischia, di cui una totalmente a danno della collettività e l’altra, invece, ricadente solo per metà sulle spalle di un imprenditore privato ma in vista di un obiettivo potenzialmente validissimo e strategico a vantaggio di tutti.Passo quindi in tema a Casamicciola, dove l’appetito amministrativo di Giosi Ferrandino in materia di portualità turistica rischia, a mio giudizio, di innescare un lungo contenzioso con la Cala degli Aragonesi di Antonio Pinto. Una querelle da tribunale che oltre a divorare totalmente con i tempi dell’attuale sistema giudiziario gli anni di possibile proroga della concessione in comune tra Marina di Casamicciola e Cala, priverebbe a lungo il paese di quello che, di fatto, rappresenta il primo porto turistico isolano per qualità di servizi e varietà/numero di posti barca, con tutti i problemi di indotto già vissuti in quel di Lacco Ameno e che, fortunatamente, dovrebbero essere stati risolti dalla tenacia di Giacomo Pascale.Naturalmente la differenza è sotto gli occhi di tutti e conto di spiegarla per i più duri di coccio: mentre il sindaco di Lacco aveva ben più di una giusta motivazione per rivendicare la paternità della gestione del porto rispetto al privato e, alla fine, come volevasi dimostrare, l’ha spuntata alla grande, i presupposti che detterebbero la voglia di Giosi di mettersi “in proprio” con una società in liquidazione finora amministrata con i piedi e scalzare troppo semplicisticamente un “partner” di concessione solidissimo e di grande affidabilità e professionalità non reggono in alcun modo. 
Di base, il buon senso avrebbe dovuto far puntare l’amministrazione comunale a gestire la proroga triennale continuando insieme al privato e intraprendendo un confronto proficuo nelle more della scadenza non più imminente; e sono certo, conoscendo bene anche Antonio Pinto, che questi non si sarebbe sottratto a tale opportunità. Ma si sa, i giochi politici vanno ben oltre -e talvolta contro- il rigor di logica: ci sono tante bocche da sfamare e certi interessi al limite del conflitto o forse oltre sul porto turistico della cittadina termale sono sotto gli occhi di tutti.
Così come scrissi a suo tempo per Lacco Ameno, ma in questo caso con la consapevolezza di chi, oltre a masticare qualcosina in materia amministrativa, conosce bene le dinamiche del diporto nautico e proprio a Casamicciola ormeggia il proprio natante ormai da tempo, non posso che auspicare il raggiungimento a breve di una soluzione concordata che impedisca le gravissime conseguenze dell’inutilizzo di una struttura del genere, a cominciare dalla comunicazione che sta già arrivando a tutti noi diportisti locali e forestieri sull’impossibilità, al momento, di ricevere servizi alle nostre barche, piccole o grandi che siano, costringendoci ad alarle o a spostarle chissà dove.

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