Arriva dal web una richiesta non comune e dettata da uno stato di necessità che è diventato insopportabile. C’è bisogno di una piscina. Sì, una piscina che abbia determinati requisiti e che possa ospitare i ragazzi che frequentano il corso di nuoto mirato alla preparazione delle competizioni utili per le qualificazioni nazionali dei campionati della disciplina.
Vista l’indisponibilità ancora lunga della piscina comunale, infatti, chi pratica questo bellissimo sport si è ritrovato di punto in bianco, letteralmente, in strada, non avendo una struttura consona per poter portare avanti il proprio allenamento.
La piscina per essere utile allo scopo deve essere di almeno 15 o 20 metri (ma anche 25 metri va benissimo), coperta e contenere acqua potabile con una temperatura di circa 27/28 gradi.
“Va bene sia una struttura privata che un hotel, l’importante è che siano rispettati i requisiti e che i proprietari siano disponibili ad ospitare – scrive Agnese Trofa – un gruppo di circa 24 ragazzi che si allena tre volte alla settimana per circa due ore.”
“Gli atleti sono molto disciplinati – sottolinea – e seguono tutti il corso della scuola nuoto. Sono volenterosi e mi contattano ogni giorno per chiedermi novità riguardo la sede degli allenamenti. Ma il tempo passa e non riesco a trovare nemmeno una pozza dove allenarli e se entro una settimana la situazione non si risolve, dovrò negare loro ogni speranza di partecipazione alle qualificazioni nazionali.”
La situazione è molto negativa e, visti anche i tempi stretti, Agnese prova a giocare la carta del passaparola mediatico per riuscire a trovare una struttura idonea.
“Voglio ringraziare tutti gli albergatori che mi hanno dato la loro disponibilità, ma che non ho potuto accettare perché non rispettavano i requisiti necessari – conclude – c’è tanta solidarietà e disponibilità per accontentare questi ragazzi, ma non tutte le strutture hanno i parametri giusti. Spero che con questo passaparola si riesca a trovare una soluzione.”
Avere la piscina comunale chiusa per lavori per così tanto tempo è, davvero, un problema per il grandissimo mondo dello sport acquatico che ne aveva fatto il proprio punto di ritrovo e di allenamento. E sarebbe davvero un peccato negare ai giovani atleti del nuoto la possibilità di prendere parte alle competizioni nazionali che, nelle scorse edizioni, hanno regalato davvero tante soddisfazioni.
L’appello lanciato, ne siamo certi, non cadrà nel vuoto. Forza!
