Ida Trofa | Lo scarica barile prosegue. I cittadini lamentano ritardi nella istruttoria delle pratiche di condono edilizio prodromico all’indennizzo post sisma. Ritardi e lungaggini nella valutazione delle pratiche che impediscono ogni futuro e attaccano comune e struttura commissariale per questo pantano. Il commissario, così, rimpalla la patata bollente e scrive ai comuni del cratere strigliando i “fannulloni” del sisma. Alla fine replica il sindaco di Casamicciola, Giovan Battista Castagna che è tornato a scrivere al prefetto Schilardi protestando contro l’inerzia della Soprintendenza nel merito delle pratiche di condono afferenti gli immobili oggetto delle attività di ricostruzione. Un carteggio infinito.
Sarebbe dunque la Soprintendenza a rallentare le procedure… Il Sindaco Castagna ha confuso Schilardi e la Soprintendenza con gli uffici del suo comune o è davvero così? Riuscirà Castagna a imporre le sue ragioni e le ragioni di un’intera comunità?
Difficile trovare una sola verità in un sistema paese che proprio non funziona se non pigia i tasti giusti.
Persi nella disperata e vana ricerca di qualcuno che si assuma la responsabilità di decidere. Un qualcuno che non esiste, perché nessuno, causa voto e posizioni di prestigio, ama assumere iniziative impopolari con l‘elettorato, specie quando sta comodo nella cabina di regia.
Assistiamo, pertanto, al solito stucchevole teatrino usi condoni e la burocrazia di un paese marcio nelle fondamenta. Come se nessuno sapesse che la soprintendenza sa bene come processare, invece, le pratiche degli amici degli amici. Solite pressioni, vecchi arcani sono il marchio di fabbrica di un istituto troppo spesso ad uso e consumo di qualcuno. Qualche pratichina di mutuo in banca per la solita azienda acchiappa tutto, qualche finestra nuova per l’ecobonus, insomma un classico.
Dagli uffici del Capricho, probabilmente anche a causa delle “solite” pressioni, Gibi ha scritto a Schilardi per richiamare l’attenzione sulla scarsa azione della Soprintendenza. E Schilardi ha persino risposto!
Una risposta laconica è quasi scontata. Ma è almeno un riscontro.
Tanto che se ne parlerà oggi in video conferenza per un appuntamento a tema sull’Ordinanza n.7 proprio di Schilardi nel corso della quale convenire sulla procedura da seguire come proposto dal Primo cittadino. Speriamo.
Per fare cosa? Per approvare le istanze di condono e una pratica giusta. Forse si, se vogliamo, ma ci chiediamo cosa farà Schilardi? Metterà il sale sulle coda alla Soprintendenza di T.E Cinquantaquattro? A quanto pare ha optato per una “impugnativa giurisdizionale”.
Condoni & Soprintendenza il carteggio GiBi-Schilardi
Ecco i passaggi cruciali delle questione nella nota del commissario Carlo Schilardi
“Si riscontra la nota indicata in oggetto sulle attività di condono ai sensi dell’articolo 25 del decreto legge numero 109/2018 riscontro alla nota protocollo 10406 del 15 ottobre 2020 con il Comune di Casamicciola Terme, in merito ad una richiesta di aggiornamento dello stato dei condoni di interesse della ricostruzione post sisma, per alcuni casi specifici, ha rappresentato di attendere il riscontro di una di questa di parere inoltrato alla soprintendenza ai beni archeologici, belle arti e paesaggio per l’area metropolitana di Napoli, con nota protocollo numero 2457 del 2 marzo 2020“ .
Scrive il commissario chiarendo i termini della questione senza andarci troppo per il sottile. Il funzionario di stato che striglia i comunali a fronte di un impasse che nulla ha a che vedere con la sovrintendenza.
Ovvero: “ Nell’ottica delle peculiari competenze assegnate dalla legge ai diversi soggetti interessati nella vicenda, e parere dello scrivente che, a prescindere dalle successive determinazioni della soprintendenza, le pratiche vanno istruite inviate dal Comune alla stessa. Giova ricordare che, l’altra parte d’altra parte, per quanto a conoscenza di questo commissariato, la soprintendenza relativamente alle prime due le the di condono sia generalmente spesa positivamente“.
Ma Schilardi dice di più e non teme di suggerire azioni forti, qualora davvero la Soprintendenza nicchiasse nel merito delle procedure. Infatti per il commissario è chiaro “Per le pratiche né che riportano abusi riconducibile alla terza legge di condono ci si deve regolare caso per caso e, in caso di diniego, per la maggior parte delle situazioni, ci si potrebbe si porrebbe davanti ad una sanatoria parziale non negativo in toto negativa. Resta fermo che i dinieghi basati sulla interpretazione del D. L. 191/2018 possono essere oggetto di impugnativa in via giurisdizionale “.
Oggi Videoconferenza sull’ordinanza n.7: GiBi vuole un procedimento istruttorio concordato per la “Danni pesanti“
E tutto un susseguirsi di concertazioni. Dopo i ritardi e le letterine oggi tavolo tecnico in remoto.
GiBi vuole un procedimento istruttorio concordato. La richiesta di video conferenza per l’ordinanza numero 7 e le misure per il ripristino con miglioramento adeguamento sismico e la ricostruzione degli immobili. Castagna, corroborato dal supporto del Mimmo Baldino, scrive al commissario in relazione alle pratiche che sono presenti agli atti dell’ufficio già dal mese di luglio relativa all’ordinanza numero 7 di richiesta di contributo per gli edifici grandemente danneggiati o distrutti dal sisma dando atto che stato comunicato per le vie brevi ai tecnici della struttura commissariale, i quali si sono resi disponibili ad un esame congiunto delle prime pratiche e di concordare il procedimento istruttorio per la cosiddetta ordinanza “danni pesanti“. Ciò, considerato che dall’ufficio tecnico comunale già stata effettuata una verifica preliminare delle pratiche. Un incontro, dunque, teso a stabilire gli indirizzi per la definizione delle pratiche relative all’ordinanza numero sette alle richieste di contributo
In magnifici 7 del condono
Intanto è stato pubblicato l’avviso pubblico per la selezione di 7 tecnici professionisti abilitati per l’istruttoria delle pratiche di condono edilizio ai sensi delle 3 leggi e secondo la procedura semplificata prevista dalle delibere di giunta comunale e soprattutto tengono conto della intercorsa normativa legata al sisma del 2017. Il compenso riconosciuto è pari, al netto di IVA e CASSA, al 3% degli oneri con un minimo di € 200,00. La durata dell’incarico sarà per un periodo massimo di dodici mesi e comunque non oltre il 31.12.2020 (cosi hanno scritto slavo refusi NDR) salvo proroghe stabilite con legge regionale. Il termine ultimo per la ricezione delle istanze: ore 12.00 del giorno 09 novembre 2020.