Nei nostri cieli è stata abbattuta a fucilate una giovane femmina di sparviero, un gesto davvero da condannare, una barbarie come l’ha definita il delegato ENPA di Ischia Paolella.
“Oggi per noi è una giornata triste – ha dichiarato Paolella – ci troviamo di fronte ad una gratuita barbarie come sparare ad uno sparviero, un falco ormai rarissimo, abitante dei boschi, e per giunta in una giornata di silenzio venatorio. Questo significa davvero che si è toccato il fondo. Qualcuno ci dice che è la risposta ai controlli venatori di qualche giorno fa effettuati dalle nostre guardie, noi non vogliamo credere a questa voce, ma di fatto intensificheremo i controlli ed istituiremo un presidio telefonico contro il bracconaggio, ed al contempo chiederemo alle autorità di polizia di affiancarci affinché la vigilanza risulti più efficace ed eviti scempi del genere come l’abbattimento di una giovane femmina di sparviero in una giornata di caccia chiusa”.
E ti pareva i soliti pezzi di merda! !!
Vigliaccate simili addolorano soprattutto noi cacciatori che ben conosciamo e riconosciamo meglio di altri la sacralita’ di tali stupendi e regali uccelli.
Condanniamo fermamente simili vergognosi gesti,il silenzio venatorio per queste specie e’ perenne. L’associazione liberacaccia di cui mi pregio di far parte non manchera’di prendere seri provvedimenti disciplinari nei confronti di eventuali trasgressori capaci di commettere simili vigliaccate.
…ammesso che si tratti di piombo e non dei soliti gabbiani famelici…sarebbe sempre interessante sapere come realmente vengano feriti questi uccelli, purtroppo lo scoop anticaccia (perche’ e’ di questo che si tratta) e’ cio’ realmente conta.
Basterebbe fare una radiografia dell’animale intero .
I pallini sono radio opachi e nel caso di colpo di fucile è praticamente impossibile che nel resto del corpo non ci siano altri pallini..
Il fatto che sia stata abbattuta di venerdì ( se si tratta di fucile) scagiona il cacciatore serio e richiama in causa ancora una volta il bracconiere , che cacciatore non è.
Confermo che tra i bracconieri più incalliti troviamo il gabbiano.
È incredibile, ma a maggio , nel periodo più intenso della migrazione , lo splendido uccello bianco ( che altro non è che un opportunista ) fa stragi di quaglie sulle coste dell’isola , alla pari del rapaci.
La differenza tra i due sta nel numero,… Per esempio a Zaro, alla punta Caruso, vi sono circa 40 gabbiani è una coppia di falchi che a maggio hanno il nido con gli avannotti.
Su dieci quaglie che tentano di approdare al costone solo 3-4 sopravvivono ai gabbiani , e questo succede su tutta l’isola .
Il falco , che pure si ciba di quaglie , spesso ingaggia una lotta impari con i gabbiani .
La differenza sta nei mezzi utilizzati: il falco artiglia la quaglia al volo per poi portarla al nido alla prole….
I gabbiani in gruppo invece intercettano il piccolo uccello facendolo cadere in acqua .
Una volta in acqua è spacciato e viene dilaniato .
Il falco non può ” lavorare” in acqua per ovvi motivi .
Adesso viene il bello : La vista del falco permette al rapace di avvistare per primo la quaglia all’orizzonte ( vola a pochi cm dall’acqua ) e di partire in anticipo per il ” raid aereo” … Purtroppo per lui i gabbiani ( opportunisti) lo marcano stretto e lo aspettano a circa 50-80 metri dalla costa … Dove ha inizio il conflitto aereo.
Circa 5-8 gabbiani caricano il falco inducendolo a mollare la preda che una volta in acqua non può più volare e in pochi secondi viene massacrata .
Va da se che se il falco cade in acqua è spacciato…
Dura la vita del falco, beata quella dei gabbiani , nocivi privilegiati dal bianco candore….
Un altro ” bracconiere” dei rapaci è il … filo della luce !
Fermo restando sul dato inconfutabile della presenza di un numero certo di bracconieri a due gambe e senza ali …
Il fatto che i diversi gheppi trovati disalati, ed ora lo sparviero, non presentino , almeno dalle foto pubblicate, altri segni di arma da fuoco, mi fa pensare che può trattarsi di collisione con un cavo orizzontale.
Ho visto di persona un rapace impattare contro un cavo e non è un bel vedere .
Solo che fa più notizia il bracconiere…
Sarebbe giusto , prima di scrivere titoli altisonanti , valutare ,con una semplice radiografia, il danno subito .
Questione da dipanare in presenza di un rappresentante di categoria .
Anche per prendere provvedimenti, ed evitare di scrivere di bracconaggio in caso di mancanza di prove.
In ultimo… il bracconiere è solito raccogliere il frutto delle sue cazzate, ed un rapace disalato non può andare lontano ….
Condivido pienamente tutto, in particolare l’ultimo pensiero!
Che belle parole commoventi che vengono dalle bocche dei cacciatori che cercano con onore e sconcerto moderare la loro vergogna.
IO vi metterei tutti in galera.
Mi piace io in maiuscolo ….
Mi ricorda un libro di Leonardo Sciascia, ed anche un brano di de Andrè .
Essendo persone rispettose e rispettabili, i commenti di noi rappresentanti di categoria, va da se che oltre ad essere competenti, tendono anche doverosamente a “scardinare” l’accusa della controparte che quasi sempre e’ in mala fede per ovvie ragioni.
Un vero peccato che i soliti deficienti, ignoranti ed incompetenti si intromettano in discussioni laddove sono capaci solo di offendere.
“In mala fede per ovvie ragioni”
Questo cacciatore a vita mi fá davvero ridere.
Allora secondo lei noi contrari alla caccia dovremmo essere In buona fede ma con incerte ragioni.Proprio una logica Aristotelica.
Credo davvero che lei in fondo sia una persona buona ma la sua ossesione (perché amore non lo é) per la caccia le abbia davvero offuscato la ragione e spero che Babbo Natale come regalo vi manda un libro sugli animali in estinzione.
Grazie
Il bracconiere nasce dal cacciatore!!
Chiudere la caccia e aumentare controlli!!
Bla bla bla bla …..
Ogni commento su questi decelebrati è del tutto superfluo.
Bisogna reagire ed intervenire energicamente per eliminare del tutto il problema, estirpandololo dalla radice.
Ma “…decelebrati…” va inteso come “non celebrati” o è solo una variante cinese del termine?
Cucu’…buci’ tette’.
Decerebrato si scrive con la r ….lo insegnano in terza elementare … E non è un errore di battitura …lo ripeti in ogni post …..
È evidente che non hai altri argomenti….
Uno scrive solo ” vergogna”
L’altro ” decelebrati ” Ancora Ciccio dice “in galera ” etc…
Tutto qua ??
Fa rima con quaquaraquá
Un plauso alla correzione del nostro errore,ma un errore del genere non ammazza nessuno ne ferisce nessuno a differenza di quanto si legge in questi articoli.
Mi chiedo perché sprecare tanto tempo per commentare questi episodi dando la possibilità di far parlare ancora questi signori che non hanno un minimo di buon senso??
Chiudere la caccia e basta raccogliere firme per richiederne la chiusura.
In realtà i commenti partono sempre da voi ….
Noi semplicemente ed educatamente rispondiamo motivando le risposte con toni pacati.
Voi augurate galera, vergogna etc….
La caccia è un diritto del cittadino italiano ( e del resto d’Europa )
Disturbare il cacciatore durante l’attività venatoria è un reato penale .
Beh, certamente decelebrato (che in questo istante mi viene sottolineato con una linea rossa)è chiaro si tratti di un errore di chi ha (mi verrebbe da toglierci l’h)studiato poco…però, nello stesso commento, sarebbe interessante capire chi possa essere quel “lolo”.
…inoltre, i “cani sciolti” all’insaputa dei loro “padroni”, sarebbero obbligati a parlare al singolare, giammai al plurale.
Chiudere la caccia eliminando il problema alla radice in modo che si zittiscono un po di professori.
Intanto qui il problema non mi sembra di chi non sa scrivere ( al quale consiglio di fare qualche lezione di italiano) ma di soggetti armati pericolosi per la pubblica incolumità.
La caccia va chiusa e questi soggetti disarmati.
Come cantava Francesco Salvi: “Disc-Jokey c’è da spostare una macchina venga fuori qualcuno che da solo NON CE LA POSSO FARCELA!!! E basta!!”