martedì, Gennaio 21, 2025

Accessibilità negata: proteste sui lavori pubblici in Via Alcide De Gasperi

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Leo Pugliese | Scoppia la polemica sui lavori pubblici in corso sull’isola, con particolare riferimento alla realizzazione di alcuni nuovi marciapiedi. L’associazione L’isola che non isola ha denunciato pubblicamente le condizioni dei lavori pubblici in corso in Via Alcide De Gasperi, con particolare riferimento ai marciapiedi. Secondo quanto riportato dall’associazione, gli interventi sembrano essere non conformi alle normative vigenti in materia di accessibilità e abbattimento delle barriere architettoniche, penalizzando non solo le persone con disabilità, ma anche altre categorie di cittadini che necessitano di spazi urbani sicuri e accessibili.

I marciapiedi in costruzione, infatti, risultano troppo stretti per consentire il passaggio agevole di persone con disabilità motorie o visive, genitori con passeggini, anziani e cittadini con difficoltà di deambulazione. Di fronte a una situazione che rischia di compromettere il diritto alla piena fruibilità dello spazio pubblico, l’associazione ha deciso di intervenire con una lettera aperta indirizzata al Comune di Procida, chiedendo provvedimenti immediati.
La denuncia dell’associazione è pesante e poggia su un quadro normativo chiaro, che sembra essere stato sottovalutato o addirittura ignorato durante la progettazione e l’esecuzione dei lavori. Tra le normative citate spiccano:

Legge n. 13/1989: che stabilisce le disposizioni per il superamento e l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici e negli spazi pubblici.
D.M. 236/1989: un decreto fondamentale che specifica i criteri tecnici per garantire accessibilità, adattabilità e visitabilità negli spazi urbani ed edilizi.

Legge n. 104/1992, in particolare l’articolo 24, che sancisce i principi per l’eliminazione delle barriere architettoniche negli spazi pubblici urbani e nelle aree destinate alla collettività.
Codice della Strada, articoli 3 e 20, che definiscono i requisiti di sicurezza e fruibilità dei marciapiedi, sottolineando la necessità di garantire percorsi pedonali sicuri e accessibili.
PEBA (Piani per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche): strumenti obbligatori per pianificare e monitorare l’adeguamento degli spazi pubblici al fine di garantire l’accessibilità universale.

Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, ratificata dall’Italia con la Legge n. 18/2009, che impone ai Paesi firmatari di adottare misure concrete per garantire l’accessibilità universale e per eliminare ogni forma di discriminazione nei confronti delle persone con disabilità.
Nonostante questo quadro normativo, che dovrebbe rappresentare una garanzia per i cittadini, i lavori in corso in Via Alcide De Gasperi sembrano non rispettare le priorità individuate dai PEBA, compromettendo così la piena fruibilità dello spazio pubblico.

In una lunga lettera aperta, pubblicata sul profilo social, l’associazione L’isola che non isola ha evidenziato le gravi criticità dei lavori in corso, sottolineando come le scelte progettuali adottate non rispettino i criteri di progettazione universale, ossia quei principi che mirano a rendere gli spazi accessibili e fruibili a tutti, indipendentemente dalle condizioni fisiche, sensoriali o motorie dei cittadini.

“Le soluzioni adottate non rispettano le normative vigenti e limitano fortemente l’accessibilità degli spazi. Il mancato adeguamento dei marciapiedi rappresenta una violazione dei diritti fondamentali delle persone con disabilità e di tutti i cittadini che necessitano di percorsi sicuri”, si legge nella nota dell’associazione.
La richiesta è chiara: fermare immediatamente i lavori, effettuare un sopralluogo tecnico urgente per verificarne la conformità e predisporre gli interventi correttivi necessari.
La questione sollevata dall’associazione non riguarda soltanto le persone con disabilità, ma si estende a tutte le categorie di cittadini che potrebbero trovarsi in difficoltà nella fruizione di marciapiedi troppo stretti o mal progettati. Genitori con passeggini, anziani, persone con difficoltà di deambulazione temporanea e chiunque utilizzi carrozzine o ausili per la mobilità sono direttamente interessati da questa problematica.

“L’accessibilità non è un lusso o un’opzione, ma un diritto fondamentale che deve essere garantito a tutti i cittadini”, sottolineano i rappresentanti dell’associazione.
L’associazione ha invitato il Comune di Procida a intervenire con urgenza per porre rimedio alla situazione. Tra le richieste principali avanzate figurano: L’effettuazione di un sopralluogo tecnico urgente per verificare la conformità dei lavori alle normative vigenti.

La sospensione immediata dei lavori, qualora risultassero irregolari o non conformi alle leggi in materia di accessibilità. L’adeguamento degli interventi alle priorità definite dai PEBA e alle normative di progettazione universale.

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