martedì, Gennaio 14, 2025

Accontentarsi, non volare alto. Questo è il problema! | #4WD

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Daily 4ward di Davide Conte del 23 novembre 2023

Ieri, in procinto di partire per Napoli, mi sono intrattenuto per qualche minuto in una piacevole chiacchierata con un vecchio amico giornalista, il quale si è complimentato con me per i miei #4WD (definendoli “sempre puntuali”, bontà sua) facendo riferimento anche al mio commento della presentazione DMO e dell’incarico al prof. Ejarque.
Il mio amico, infatti, mi ha portato a riflettere sul fatto che per molto meno, anzi, per il nulla cosmico, il mio operato da Assessore al Comune di Ischia fu attaccato violentemente e a più riprese, pur senza una valida motivazione. Ma la cosa ancor più grave fu che quel genere di attacchi provenne non solo da avversari, ma anche da quello che viene solitamente definito un “fuoco amico”.
La sua conclusione è stata: “Ma secondo te, perché nessuno parla di questo lauto incarico e di tutte le spese collegate che sono state veicolate tramite Ischia Risorsa Mare in affidamento diretto, lasciando questi signori e i loro abituali fornitori indisturbati nell’operare con i nostri soldi e con risultati ancora del tutto opinabili?
La mia risposta è stata altrettanto lapidaria, ma soprattutto quella di sempre: “Di cosa possono lamentarsi i nostri Concittadini? Hanno votato quest’amministrazione consentendole di arrivare al rinnovo del mandato senza avversari (prima volta nella nostra storia, non solo nella cosiddetta seconda Repubblica) e andandone a rivotare gli esponenti a furor di popolo: meritano solo questo! Così come meritano consiglieri comunali e assessori che rappresentano maggioranza e minoranza ma si guardano bene dall’esprimere il proprio dissenso al sindaco-padrone, limitandosi a farlo in separata sede e lontani da occhi indiscreti, pur di conservare la propria poltroncina e il proprio piccolo, insulso potentato a palazzo.

Lo scrissi già ieri: per la maggior parte dei nostri Concittadini, la massima espressione dello spirito critico è quella di reclamare il mancato ottenimento della promessa elettorale ricevuta, oppure valutare come un buon sindaco quello -come Enzo e Giosi- che monta luminarie stantie e pupazzi di cartapesta, perché “è sempre meglio di niente”.
Ecco, fin quando non avremo la forza di volare alto anziché accontentarci in funzione del nostro egoismo e di un senso civico pari allo zero, questo passerà il convento di Via Iasolino! Un po’ come il legname e i pastori del compianto Vescovo Pagano.

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