Da tre giorni miasmi e banchine allagate. E il Comune nicchia
Pasquale Raicaldo | Così muore la Riva Destra. Tra acqua alta – un fenomeno sempre più frequente sul braccio destro del porto d’Ischia – e un tanfo insopportabile, la new entry di questi giorni. Un odore di fogna nauseabondo, causato forse da un guasto alla pompa sollevamento, con i liquami misti all’acqua marina che hanno invaso l’elegante banchina impreziosita da taverne e ristoranti, trasformandola in un deserto inaccessibile e ripugnante. Nel cuore di una stagione turistica già di per sé complicata.
Perché la lunga vigilia dei 160 anni del Porto d’Ischia potrebbe essere carica di ansie e trepidazione: ve l’immaginate, l’arrivo del Ferdinando II di Borbone tra i miasmi e la banchina inondata? «Sarebbe un disastro, ma anche il modo più efficace possibile per far comprendere all’amministrazione comunale che la nostra battaglia per una soluzione definitiva, o anche transitoria, del problema è sacrosanta» spiega l’avvocato Francesco Mazzella.
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