venerdì, Novembre 29, 2024

Acquisizione vs Demolizione. Molinaro e Caiafa per sostenere le ragioni di Gibì

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Il fatto. Continua la “battaglia” di Casamicciola per fermare la demolzione prevista il 18 febbraio

Ida Trofa | Acquisizione vs demolizione: proseguono i tentativi di bloccare le ruspe di Stato da parte del governo di Casamicciola Terme. L’ultima mossa è il doppio incarico legale per prevedere l’incidente di esecuzione in caso di rifiutato della storica proposta di acquisizione voluta dal comune termale al culmine di un “epico“ consiglio comunale sul tema abusi edilizi, abbattimenti e pubblico interesse. Ma andiamo con ordine. Poche ore dopo la storica seduta, con delibera di giunta numero 12 l’esecutivo Castagna ha affidato all’avvocato Lorenzo Bruno Molinaro e all’avvocato Caiafa Michele un preciso incarico legale al fine di tutelare le ragioni dell’ente conseguenti alla delibera di consiglio comunale con la quale il consesso ha dichiarato il preminente interesse pubblico nell’acquisizione dell’immobile sito in via Pendio Lacco o via Oneso ai piedi della pace destinato alla demolizione il prossimo 18 febbraio 2020.

Castagna nonostante l’assenza del suo vice-sindaco e braccio destro, Giuseppe Silvitelli, ha ottenuto il sostegno e l’intesa di tutti i suoi assessori che ne hanno approvato la proposta e sostenuto la volontà del primo cittadino nell’affidarsi al Molinaro e all’avvocato Caiafa di Napoli. Vertice delle nuove manovre legali lo studio al centro direzionale isola G1 scala D. L’incarico è disciplinato da un apposita convenzione per una spesa massima di 2000 € oltre Iva cpa e spese forfettario pari al 15% per ognuno.

Ipotesi incidente di esecuzione
Ai legali sarà consentito l’accesso agli uffici, la notifica della delibera e l’eventuale proposizione o costituzione nelle procedure di incidente di esecuzione ex articolo 666 del codice penale, ove non revocato, sospeso l’ordine di demolizione della procura, l’Ente è intenzionato ad opporsi all’eventuale diniego della proposta del consiglio comunale di acquisire il bene non per demolirlo, ma per farne una scuola per l’infanzia.

Castagna nella sua proposta, affidandosi a Molinaro e Caiafa un breve excursus dei fatti premettendo che: “ con sentenza numero 59 del 91 della pretura circondariale di Napoli, sezione distaccata di Ischia, è stata disposta la demolizione delle opere descritte nell’ordinanza sindacale numero 67 del 90, con sentenza numero 1988 del 94 della corte di appello di Napoli, passata in giudicato il 16 aprile 2008, è stata confermata la demolizione delle opere con nota a protocollo 7612 del 19 giugno 2019, il sostituto P.G. della Repubblica presso la corte di appello di Napoli Dottor Giovanni Cilenti ha trasmesso copia di ordinanza di rigetto di incidente di esecuzione proposto dalle parti private, evidenziando altresì i vizi di legittimità dei titoli rilasciati“.

Insomma, anche gli atti ed i permessi in sanatoria concessi dal comune di Casamicciola Terme sono finiti sotto accusa e censurati dal Cilenti. Ora, atteso che con delibera di consiglio comunale numero 2 del 12 febbraio 2020, dichiarata immediatamente esecutiva, il consiglio comunale ha dichiarato la prevalenza dell’interesse pubblico alla conservazione del complesso immobiliare acquisito al patrimonio comunale censito al foglio 10 particella 765 e numero 695 quantificazione certa effettiva e concreta assedi scolastica scuola dell’infanzia ai sensi dell’articolo 31,c. 5 , del D.P.R. numero 380/2001; accertato che è evidente l’incompatibilità dell’ordine giudiziale di abbattimento con il sopravvenuto mutamento della situazione di fatto e di diritto degli immobili sub iudice conseguente conseguente alla conclusione dei procedimenti diretti al mantenimento degli immobili abusivi ex articolo 31 c.5 D.P.R.

Si è ritenuto pertanto imprescindibile, appunto per le suddette considerazioni, conferire un incarico legale ad un professionista di comprovata esperienza in materia di abusi demolizioni ed interpretazioni, al fine di tutelare le ragioni dell’ente conseguenti alla emanazione di detta deliberazione di consiglio comunale che di fato pone lo stesso Ente in contrasto con gli indirizzi della Procura. I legali Molinaro e Caiafa soprattutto dovranno predisporre, se non lo hanno fatto già, oltre agli atti d’ufficio, la notifica della delibera (avvenuta già ieri) l’eventuale proposizioni o costituzione nelle procedure di incidente di esecuzione, come anzi detto, in caso il Collegio della Corte di Appello non accetti di revocare l’ordine di demolizione. Un fine nobile compresi e condiviso dagli amministratori che hanno autorizzato il sindaco Giovan Battista Castagna a conferire l’incarico in nome e per conto del’Ente nella controversia in argomento. Come andrà a finire? Lo scopriremo a breve. Il dado è tratto!

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