mercoledì, Settembre 25, 2024

Addio Don Raimondo, sacerdote inglese amico di Forio

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Luciano Castaldi | Lo scorso 24 settembre, in seguito a una lunga malattia coraggiosamente e cristianamente sopportata, è andato incontro al Signore padre Ray Matus CongOart, molto amato anche nella nostra Forio e in particolar modo nella parrocchia di San Vito.  Don Raimondo, così era affettuosamente chiamato dai foriani, è stato prevosto Fondatore dell’Oratorio di Manchester, sacerdote raffinato, colto, elegante, simpatico e affabile con tutti. L’eredità del suo lavoro a Manchester, e il suo dolce ricordo sulla nostra isola, durerà per generazioni. Amante del bello e della Liturgia Cattolica di sempre, padre Ray è nato a Darwen nel 1952, ha studiato alla Blackpool Grammar School e alla Bristol University, dove è rimasto dopo la laurea, unendosi allo staff, lavorando nell’amministrazione. Di religione anglicana, chiese di essere accolto nella Chiesa cattolica, maturando poi la sua fertile e gioiosa vocazione.

Dopo aver studiato per il sacerdozio al Venerable English College è stato ordinato per la Diocesi di Clifton il 14 aprile 1982, servendo come curato a Swindon e Weston-super-Mere prima di diventare parroco di Chipping Camden. Si è trasferito a Manchester nel 1991 per fondare una comunità oratoriana presso la Chiesa del Santo Nome dopo che i gesuiti si erano dimessi. A quel tempo, purtroppo, il presbiterio era stato venduto all’università e anche la chiesa stessa era sotto minaccia. Prendendo residenza nell’edificio della cappellania dell’università di Manchester, Padre Ray supervisionò il restauro e la ristrutturazione della chiesa storica e ricostruì lì una comunità fiorente.

Nel 2013 i gesuiti annunciarono la loro intenzione di tornare a Manchester e al Santo Nome e a Padre Ray e alla comunità fu invece offerta la Chiesa di St Chad, Cheetham Hill, dove si trasferirono e dove nel 2019 fu formalmente eretto l’Oratorio di Manchester. Sotto la loro responsabilità la chiesa storica è stata ristrutturata e abbellita e questa parrocchia un tempo considerata morta e destinata alla chiusura è ora una delle più frequentate della diocesi. Si sono anche assunti la responsabilità di assistere il Crumpsall Hospital e la Strangeways Prison, hanno svolto un’enorme quantità di lavoro di sensibilizzazione nella comunità attorno a Cheetham Hill, hanno agito come confessori e confidenti per molti membri del clero diocesano.

Fu durante una sua permanenza a Roma che don Raimondo conobbe l’ing. Igino Rienzo il quale lo invitò a Forio anche e soprattutto per beneficiare della bontà delle nostre acque termali. Da quell’incontro, immancabilmente, e per anni, don Raimondo ha continuato a frequentare il nostro Paese, stringendo subito una forte amicizia con l’indimenticabile parroco di San Vito Mons. Giuseppe Regine e, naturalmente anche con don Giuseppe Nicolella. Ogni anno, proprio a fine estate ed in particolare per la Celebrazione della Festa della Nascita di Maria Santissima, era solito celebrare la Santa Messa nella Chiesa Madre di Forio dove era sempre accolto con amicizia e cordialità da tutti. Naturalmente, quando poteva, non faceva mancare la sua presenza durante i festeggiamenti in onore di San Vito. Don Raimondo, un fulgido esempio di sacerdote. Ci mancherà.

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