domenica, Gennaio 19, 2025

Al Rizzoli arrivano i fiori… ma tagliano i servizi

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Ida Trofa | Mentre il Rizzoli muore, la sanità campana naviga allo sbando a Lacco Ameno piantano fiori.
Nei reparti si ricoverano con i pazienti ammassati, in barelle, nei corridoi, mancano le medicazioni nè molti prodotti essenziali, ma il giardino pullula di fioriture e piante. I pazienti, gli ammalati, i cadaveri e il cibo con i panni sporchi viaggiano tutti in un unico ascensore, senza controlli, senza prevenzione nè disinfezione e tutela della salute pubblica da possibili agenti patogeni causati dalla promiscuità. Eppure ieri la direzione ASL ha inviato un camion carico di fiori e specie arboree con una squadra di giardinieri per piantare ed annaffiare.
L’ingresso ha le piante e la facciata sulla scala d’entrata ha la vernice fresca, il linoleum bello e nuovo è stato attaccato nella sala d’attesa, sul vecchio pavimento, mentre sotto covano i formicai, nel laboratorio di analisi, in rianimazione le formiche spuntano in ogni dove e scorrazzano in lungo e in largo. Spesso qualcuno li ritrova anche addosso ai pazienti. L’ASL inviata i suoi addetti per la disinfestazione, nelle intercapedini pericolose ci sono le trappole anti ratto, le scatoline anti formica, ma fuori all’ingresso c’è un giardino fiorito tutto nuovo.
Il Rizzoli non è più un ospedale ma un cantiere infinito tra disagi sanitari e progettazioni errate, pioggia di milioni inutili, ora l’ennesimo sperpero per una paventata visita di De Luca che forse non verrà. Come era prevedibile alla vigilia.
Siamo reduci dall’ennesimo tour presso il nosocomio lacchese, in fermento per la visita dello “Sceriffo” De Luca che, appunto, dicono i ben informati alla fine non verrà più!
Non ci sono i soldi per potenziare il personale, non ci sono soldi per le medicine ed i servizi essenziali per i malati, non ci sono soldi per la sanità, ma ci sono i soldi pubblici sperperati nell’indegno cantiere dell’Ospedale Anna Rizzoli e il suo giardino fiorito.
Un cantiere interminabile messo su da decenni e fatto soprattutto di errori di progettazioni, messe in opera inadeguate, di lavori eseguiti ancora ed ancora, costantemente, per riparare ai danni fatti. Una realtà di cui nessuno se ne fotte! Soldi, soldi, soldi, percentuali sui lavori, scalate in carriera e arrampicate sociali sulla pelle degli altri, a spese della comunità. Tutto nella totale assenza di controlli e verifiche sulla leicità degli atti e delle attività edilizie in corso.
Milioni di euro dei soldi dei contribuenti andati in fumo per una progettazione inutile e dannosa. Non siamo noi a dirlo lo dimostrano i fatti.
Ora per il maggio di De Luca l’ennesima “lavata di facciata“ per accogliere l’imminente visita del Governatore della Regione Campania,il prossimo 27 maggio. Nel concreto, nulla, niente di niente per risolvere i problemi veri.
Per allestire la parata istituzionale, una passerella fine a se stessa, si consentono attività in totale dispregio della sicurezza, una promiscuità assurda e lesiva dei diritti dei malati, uno schifo! Un quantitativo abnorme di fondi pubblici sperperati in decenni di continua ed inconcludente ristrutturazione.
Un assurdo tutto italiano che non sembra poter avere fine. La scelta, la tempistica , ma anche la progettazione e la qualità dei materiali impiegati appare alquanto infelice. Da anni, ormai, parliamo della triste sorte della struttura lacchese che ora sconta i problemi creati a monte quando fu stravolta la progettazione originaria del Rizzoli sfalsando i reparti.
Di fronte ad un ospedale continuamente ricostruito, lo ribadiamo a futura memoria, l’Isola può vantare la realizzazione di tre sale operatorie in una struttura da 88 posti, una lingua di facciata ritinteggiata e tre strati di pavimento per coprire il malaffare. Ma non può operare, ma trattare solo le urgenze! Non può debellare le formiche e i ratti che nidificano nei controsoffitti e nelle pareti in cartongesso, ma fa la disinfestazione.
La dottoressa Maria Valentina Grossi ci aveva parlato della volontà di rendere il Rizzoli all’avanguardia, un super ospedale. Eppure non si possono sottacere i disagi e le tante ombre che aleggiano su questo eterno piano di rifacimento. Miliardi in fumo e mai usati fruttuosamente.
Un vero e proprio “scandalo” che “in termini di sperpero di risorse pubbliche supera di parecchio ogni più pessimistica previsione”. Intanto la politica locale vergognosamente tace ed acconsente.

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