Al di là delle iniziative dell’Asl e dell’impegno degli operatori, all’ospedale “Rizzoli” di Lacco Ameno si continuano a registrare problematiche e lacune che penalizzano a volte l’utenza o, come in questo caso, il personale. Costretto a cambiarsi in locali spogliatoio assolutamente inadeguati e quindi non in grado di essere definiti tali; per non parlare dei bagni fuori servizio o “invasi” dagli utenti. E c’è addirittura chi è costretto a cambiarsi nei container all’esterno del nosocomio!
Un problema non nuovo, la cui mancata soluzione da parte dei responsabili denota altrettanta assenza di rispetto dei diritti dei lavoratori e delle loro legittime esigenze. Ora su questa incresciosa situazione è intervenuta la Uil Fpl Napoli e Campania con una nota a firma del segretario aziendale Salvatore Scialò e del Gau Uil Fpl Ischia M. Caruso, C. Brocca, A. Ratti, D. Calise, A. Pawlaczyk, G. Iacono.
La missiva, con cui si richiede un incontro urgente proprio per le condizioni non idonee degli spogliatoi, è indirizzata al direttore sanitario del P. O. “Anna Rizzoli” dott.ssa Erminia Falconio, al Direttore di U.O.C. Prevenzione e Protezione Aziendale dott.ssa Maria Rosaria Basile e per conoscenza a tutti i lavoratori, oltre che all’Azienda Sanitaria Locale Napoli 2 Nord.
Il sindacato evidenzia da subito: ««A seguito di numerose segnalazioni pervenute, evidenziamo le condizioni poco idonee degli spogliatoi. Si vuole infatti sottolineare la mancanza di spazi minimi tra i vari armadietti e l’assenza totale di panche e suppellettili che permetterebbero la vestizione/svestizione in maniera agevole, attualmente tutto ciò viene fatto in piedi, in condizioni di equilibrio precario. Inoltre segnaliamo la presenza del sacco della biancheria sporca, per le divise usate, all’interno dello spogliatoio stesso, in altri casi, gli armadietti sono ubicati nell’anticamera del bagno (perennemente guasto).
Non di minore importanza, è quanto accade all’uso dei servizi igienici situati all’interno di alcuni spogliatoi, nello specifico vengono utilizzati anche dall’utenza, contravvenendo le normative sull’igiene e sulla privacy, dato che la porta per accedere all’interno dello spogliatoio non presenta alcun tipo di serratura funzionante. Ci duole inoltre segnalare che, dopo anni, ancora oggi molti lavoratori si cambiano in container posti all’esterno dell’ospedale e non si ha nessuna informazione su cosa intenda fare la direzione per risolvere questa problematica.
Infine chiediamo che si prendano iniziative volte a garantire l’assegnazione di un armadietto e la consegna delle divise prima che un nuovo assunto prenda servizio. Tutto quanto esposto lede fortemente la dignità dei lavoratori e viola il D. lgs 81/08 e s.m.i., pertanto le OO.SS. scriventi chiedono un incontro urgente per comprendere le soluzioni che la direzione intende adottare per rendere più decorosi i luoghi di lavoro a tutela del rispetto dell’igiene degli stessi».
L’auspicio è che ora la problematica venga affrontata con tempestività e adottando soluzioni definitive.