La difficoltà con cui le aziende produttive del territorio stanno affrontando la delicata crisi economica, aggravata dalla problematica della riduzione delle tariffe, si ripercuote sul territorio con l’insostenibile peso degli oneri della tassazione locale.
Tra questi una incidenza preoccupante sui bilanci delle aziende alberghiere è costituita dal costo dello smaltimento dei rifiuti:
- le aliquote applicate agli alberghi sono troppo alte rispetto a quelle delle altre località turistiche sia campane che del resto di Italia. In tal modo la concorrenza diretta che si realizza con una sola voce di costo pone le strutture ricettive dell’isola d’Ischia in una situazione di competitività sfavorevole.
Ad esempio nel comune di Ischia:
– le abitazioni che coprono una superficie di mq 736.416 (al costo di 1,925 €/mq) e pagano complessivamente € 1.419.956 €;
– gli alberghi con ristorante coprono una superficie di mq 237.306 mq (al costo di 13,545 €/mq) e pagano complessivamente 3.211.171 €;
– i fiorai, i fruttivendoli e le pescherie (che normalmente producono quantità elevate di rifiuti per singolo mq) coprono una superficie di mq 1.456 (al costo di 16,515 €/mq) e pagano complessivamente 23.531 €
La superficie delle abitazione che risulta essere 3,1 volte quella degli alberghi concorre per lo 0,44% al costo dei rifiuti rispetto agli alberghi.
Altri esempi sono consultabili dal documento allegato (CFR Allegato 1).
Sarebbe utile verificare le quantità di rifiuti prodotte dagli alberghi in proporzione al numero di camere e confrontarle con quelle delle abitazioni civili.
Inoltre sarebbe opportuno distinguere le strutture alberghiere con apertura annuale rispetto a quelli con apertura stagionale.
- Andrebbe previsto un premio di risultato per tutti coloro che si impegnano a smaltire in modo differenziato i rifiuti o a ridurne la produzione.
Nel Comune di Sorrento il Conca Park Hotel che ha 204 camere con una media di 340 presenze giornaliere ha adottato un processo di raccolta differenziata raggiungendo la misura del 91%.
Rispetto all’anno precedente ha ottenuto:
– Riduzione della produzione dei rifiuti nella misura del -60%;
– Riduzione della produzione di indifferenziata al giorno nella misura di -50 Kg.
– Riduzione del 30% della tassa rifiuti. (Da notare che la superficie alberghiera a Sorrento ha una tariffa di circa 5 € / mq.
Per raggiungere tali risultati si potrebbe proporre alle aziende interessate a raggiungere standard significativi di indifferenziata e risparmio sulla bolletta rifiuti di di acquistare una macchina pressarifiuti con forza di pressatura 6 tonnellate, la quale riduce i volumi di carta e cartone prodotti nella misura del 70%; il costo di smaltimento di cartoni e plastica, vetro e ferro è in pratica pari a zero.
Se è vero che molte strutture sono in ritardo con il pagamento degli importi relativi alla tassa di smaltimento rifiuti, riteniamo che le amministrazioni dovrebbero cominciare a riflettere se non sia giunto il momento di iniziare a dare l’avvio a queste semplici e virtuose iniziative, intervenendo anche sulle tariffe e facendo pagare sulla effettiva produzione dei rifiuti.
In attesa di pronto riscontro è gradito porgere cordiali saluti.
Che faccia di bronzo… perchè non cita la densità abitativa degli alberghi, i metri quadri abusivi che andrebbero acquisiti dal comune ed invece sono affittati, il super dimensionamento degli impianti fognari per consentire alle strutture alberghiere di immettere liquami e acque di piscine in mare?
ma come si può avere il coraggio di paragonare le camere di un albergo con quelle di un’abitazione privata? quattro camere di un albergo accolgono ospiti( e in alcuni casi anche per l’intero anno) e producono un congruo reddito. Le stesse 4 camere per quadratura possono essere di un’abitazione privata dove ad esempio oltre ai genitori (mamma casalinga e papà impiegato) vivono un nonno con una pensione da fame e un figlio disoccupato, praticamente un’abitazione che non produce reddito (ma produce spese per il mantenimento) e paga già una congrua tassa “tari”. Ebbene si può confrontare con una struttura ricettiva che produce lucro? . paragone dunque infelice e alquanto stupido
A prescindere che un immobile produca reddito o meno è la concezione della tassa rus che è completamente sbagliata.Il pensionato che con grande sacrificio si è costruito un appartamento di circa 70/100mq è tenuto a pagare una somma non congrua in rapporto ai rifiuti prodotti.Certamente una struttura che produce reddito ha una produttività di rifiuti maggiore.Allora io mi chiedo: perchè non far pagare i rifiuti a peso per tutta la collettività con il beneficio che chi produce rifiuti cerca di produrne di MENO? Diciamoci la verità la tassa sui rifiuti è una imposta sul patrimoni edile…..Hai una casa abitata o disabitata devi pagare lo stesso.
Ma se le tasse non le paga la “casta” degli albergatori chi le dovrebbe pagare? E poi si lamentano pure che Ischia è sporca…..