Gaetano Di Meglio | 173 iscritti, 173 voti validi di cui 5 bianche e 1 nulla. 127 voti per Alberto Morelli, 40 per Francesco Cellammare. E’ questo il significato in numeri del rinnovo delle cariche elettive dell’Associazione Forense degli avvocati dell’Isola d’Ischia.
Un’elezione senza i grandi nomi e anche se si sono mossi dietro, gli avvocati dell’isola d’Ischia, da ieri, hanno anche perso la scusa di Gianpaolo sopra e Gianpaolo sotto. O della lotta con Giuseppe Di Meglio e di tutti gli altri nomi che, anche senza il Consiglio Superiore della Magistratura e della Garzo (o chi per lei), per un po’ di tempo hanno narrato le gesta del nostro tribunale.
Un tribunale che nessuno sente suo. Che diventa un pensiero a giorni alterni e solo quando si è imputato o persona offesa. E a seconda delle pronunce di assoluzione o di condanna, allora il tribunale è buono o cattivo. I giudici sono venduti o retti. Dipende da cosa dicono. Come accade in tanti altri casi.
Il rinnovo delle cariche associazioni arriva dopo il dietrofront di Gianpaolo Buono che, mentre off record racconta peste e corna, davanti ai microfoni, parla di impegni professionali.
Tuttavia, però, la sfida è ancora aperta e la battagli ancora da combattere per arrivare alla stabilizzazione della Sezione Distaccata di Ischia del Tribunale di Napoli. E nessuno faccia il gradasso (sigaro munito o no), il tribunale serve, soprattutto, per i più deboli. Per quella “volontaria giurisdizione” che regola la vita di tanti, troppi, ischitani.
Il nuovo direttivo, quello eletto con il tanto (o poco) contestato statuto è composto da Immacolata Capuano che raccoglie il miglior risultato personale con 127 voti. Secondo degli eletti con 116 voti di preferenza l’avvocato Pasquale Pacifico (che ha delegato la onnipresente Ersilia ad attendere la fine dello spoglio). Subito dopo Pacifico, con 113 voti c’è l’avvocato Cristiano Rossetti, attuale rappresentante della Camera Penale e l’avvocato Raffaele Pesce che si ferma a 112 voti personali (siete autorizzati a fare la battuta sui numeri). Poco più distanti – come era prevedibile alla vigilia – il gruppo foriano: Carmine Passaro si ferma a quota 64 mentre Vito Manna a 45.
La Commissione di garanzia, introdotta con il nuovo statuto, ha visto eletti l’avvocato Luciano Venia con 103 voti, l’avvocato Alberto Barbieri con 69 e l’avvocato Antonio Iacono con 54 voti.
Le operazioni di voto, che sono durate dalle ore 9.00 e sono terminate alle ore 19.00 sono state condotte dall’avvocato Giovannangelo Patalano, assistito dalla dottoressa Raffaella Di Meglio.
Avv. Alberto Morelli: “Riparto da dove ho iniziato 20 anni fa: a difesa del tribunale di Ischia”
Appena eletto, con il presidente Alberto Morelli, inizia una nuova pagina per la l’assoforense dell’isola d’Ischia. Presidente, si è chiusa questa pagina delle elezioni e anche del nuovo statuto. Si riprende da dove c’eravamo fermati qualche mese fa, dalla battaglia per la stabilizzazione della Sezione Distaccata del Tribunale di Ischia.
“Sì, voglio ringraziare ovviamente tutti i colleghi per l’ampia fiducia che mi hanno dato. In realtà si ricomincia da dove ho cominciato venti anni fa, quando sono stato eletto nel duemila tre, per la prima volta, con la presidenza di Toni Pantalone. Allora ci si batteva contro l’abolizione della pretura. Sono passati venti anni e, di fatto, siamo ancora a combattere per il presidio della giustizia ad Ischia. È una battaglia che questa volta ci vede il governo vicino e quindi, insieme al direttivo che oggi è stato eletto”
C’è ottimismo. “Sicuramente – continua Morelli – otterremo degli ottimi risultati e soprattutto quello principale della stabilizzazione”
Presidente, ovviamente ci sono ancora tanti problemi nell’amministrare della giustizia. Qui nel tribunale di Ischia abbiamo un nuovo giudice togato e mi sembra che anche il civile abbia avuto una redistribuzione dei carichi di lavoro. È importante avere un tribunale, ma è anche importante avere un tribunale che funziona bene.
“Lo dicevo prima ad altri colleghi abbiamo la fortuna o sfortuna, che da un po’ sono cambiate le carte in tavola. Adesso non occorre più una marea di personale, ma occorre personale qualificato e che, ovviamente, sappia utilizzare al meglio le tecnologie che oggi il Ministero ci fornisce. È chiaro che il problema dei giudici, come dici tu, è sostanzialmente legato alla stabilizzazione. Occorre avere la stabilizzazione in modo tale che ci siano dei giudici che, a rotazione, ogni due o tre anni, possano avere un ruolo proprio in modo tale da poter portare avanti i processi che adesso dovrebbero essere anche più rapidi anche con la riforma che sarà in vigore, ovviamente senza rinvii, perché, come accade ora, sanno già che dovranno essere sostituiti e quindi non si prendono il carico di portare a termine i processi.”
Questa elezione ha comunque confermato un mandato pieno, nel senso che sembra che ci sia questa direzione. Molti volevano la riconferma del direttivo. Ma, invece, ne è arrivato uno quasi nuovo ma con un mandato chiaro: “continuate a lavorare come avete lavorato fino a un mese fa”
“Sostanzialmente la mia candidatura nasce qualche mese fa all’interno del direttivo e poi è stata condivisa con un gruppo di amici. Io ho dato semplicemente la mia disponibilità qualche mese fa, quando mi fu chiesto in primis dal direttivo e poi dai colleghi che si sono interfacciati con gli altri membri del direttivo. È chiaro che è un lavoro in continuità. Io che sono stato consigliere prima di Giampaolo Buono, prima ancora di Cellammare, prima ancora di Gianpaolo Buono e, come ti dicevo, la mia prima esperienza a soli 32 anni sotto la presidenza di Pantalone. Ma permettimi di ricordare i compianti Nello Mazzella e Pompeo Barbieri con cui avevamo iniziato in quel primo direttivo a cui va il mio ricordo commosso perché veramente erano due grossi professionisti e credo che potessimo lavorare molto bene ancora per tanti anni. Ma resta chiaro che dovremo assolutamente lavorare nella continuità e il risultato penso lo abbia confermato”
L’avvocato Francesco Cellammare, candidato alla carica di presidente non eletto ha commentato con poche parole: “Auguri sinceri ad Alberto ed al nuovo Direttivo. Auguro all’Avvocatura di riuscire sempre nelle battaglie di civiltà che l’attendono per il Bene comune ed il conseguimento di una Giustizia stabile ed efficiente sulla nostra isola. Ad majora”