Elvira Agnese | Una mattinata di sole intenso, di quelle che difficilmente ci si aspetta in periodo natalizio, e una pioggia di piccoli pezzi di ghiaccio. Ma nessuna “tempesta temporanea” all’orizzonte, è solo la magia di un artista che ricava una scultura da un blocco monolitico di ghiaccio sotto gli occhi stupiti e attenti di bambini e passanti. La magia di un’isola del Mediterraneo che scopre tradizioni e sensazioni natalizie tipiche di luoghi lontani, in barba a quanti ritengono che tutto questo possa apparire un po’ “decontestualizzato”.
Nella calda mattinata di domenica il tir contenente il presepe di ghiaccio più grande d’Italia, giunto ad Ischia nei giorni passati e che resterà aperto ai visitatori fino al 28 dicembre, troneggiava nel piazzale delle Alghe, all’ombra del Castello Aragonese, e faceva da sfondo al lavoro preciso e delicato di Mimmo Mazzella. Nelle mani di Mimmo una serie infinita di attrezzi, scalpelli di varia foggia e dimensione, diventavano pennelli che imprimevano all’opera profondità e minuziosi dettagli, mentre cuffiette alle orecchie trovava concentrazione lontano dalle scommesse che fioccavano tra i passanti man mano che la figura prendeva forma. È questo il regalo che ha voluto donare all’isola l’artista entrato di sorpresa nel cartellone del comune capofila, che non poteva non portare il nome di “Ischia Ice&Light”. Così, agli occhi curiosi dei bambini, un pesce fantastico ha preso lentamente forma, mentre una pioggia di cristalli bianchi si staccava da un blocco ghiacciato. L’arte svela così la sua magia, prendendo forma alla luce del sole, prima di presentarsi in tutta la sua bellezza, rappresentata principalmente dal maestoso presepe custodito all’interno del tir ghiacciaia. Nel piazzale gli zampognari, il profumo intenso dei dolciumi e poi Babbo Natale con i suoi folletti contribuivano a trascinare gli avventori nel “cuore” delle feste. Il momento, replicato domenica, aveva già deliziato i passanti nel pomeriggio di sabato, in piazzetta San Girolamo, proprio di fronte alla pista di ghiaccio che, complice il “battesimo” della regina del pattinaggio artistico Carolina Kostner, è diventata un po’ il simbolo del Natale ischitano, che quest’anno non ha voluto farsi mancare proprio nulla. E che – nonostante le molte novità – non dimenticherà di stupire con le sue tradizioni, come le “baccalate” che inebrieranno di profumi i vicoli al pranzo della Vigilia, e il Presepe Vivente nel borgo di Campagnano, celebrazione natalizia di un passato, il nostro, raccontato di artigiani, contadini e viticoltori.
Foto Lucia De Luise