Sant’Angelo, la denuncia del “Pirata”. Poerio Iacono ci scherza su: «Gli ho detto che è assicurato».
Ma l’episodio non sarebbe un caso isolato
La minaccia di dar fuoco al locale, come nel peggiore paese dell’hinterland. E invece il teatro dell’insolito episodio è l’accorsato borgo di Sant’Angelo. La vittima uno dei volti più popolari, Lucio Poerio Iacono de “Il Pirata”. Ma il caso non sarebbe un fulmine a ciel sereno: qualche giorno prima, secondo le voci che si rincorrono in paese, la stessa sorte era toccata al proprietario del bar “Ridente”.
Poerio, dal canto suo, ha raccontato attraverso il suo profilo Facebook quanto accadutogli proprio oggi: «A pranzo fuori al ristorante c’era uno zingaro che vendeva cianfrusaglie varie tavolo per tavolo infastidendo non poco i clienti che stavano pranzando.
Allora mi sono avvicinato e gli ho chiesto abbastanza gentilmente di lasciare in pace i clienti che stavano mangiando e di andare e rompere le scatole da qualche altra parte.
Si è allontanato un po’ ma poi, appena sono rientrato nel locale, è tornato come se nulla fosse a continuare quello che stava facendo.
Allora sono uscito e con fare minaccioso gli ho detto senza mezzi termini di andarsene a quel paese. Lui mi ha preso per un braccio e mi ha detto: “Stai attento perché io ti brucio il locale”. Allora, l’ho preso per il bavero e gli ho detto: “Mi faresti un gran favore visto che sono assicurato per svariati milioni di euro”. A questo punto ha sbarrato gli occhie e ha detto: “tu sei pazzo”, ed è scappato via.
Che dire – è l’amara riflessione di Lucio – anche per oggi l’abbiamo scappottata……».
E Sant’Angelo, che punta tutto su un turismo elegante e di classe, ora ha paura: i Rom sono per il dedalo di stradine del borgo quasi tutti i giorni. E quando i Carabinieri perlustrano il territorio, si allontanano. Per poi farvi ritorno puntualmente all’indomani. E la Polizia Municipale? Il sindaco di Serrara Fontana, Rosario Caruso, non riesce a garantire sicurezza e vivibilità al paese?
p.r.